Un dirigente di Fatah: crescono i malumori contro l’Anp e le sue forze di sicurezza.

Ramallah – Infopal. Un dirigente di Fatah ha dichiarato che la “piazza palestinese in Cisgiordania ha iniziato a esprimere la propria rabbia nei confronti delle forze di sicurezza dell'Anp”, in quanto esse “non hanno reagito quando le truppe di occupazione israeliane hanno assassinato tre membri delle brigate al-Aqsa, appartenenti al movimento di Fatah”.

Qaddura Fares, in un'intervista alla radio dell'esercito israeliano, poi riportata da siti appartenenti a Fatah, ha così raccontato: “Coloro che si vantano di aver creato forze di sicurezza forti, in due anni, potranno vederle crollare entro una settimana o pochi istanti, a causa del loro comportamento immorale: cittadini sono stati assassinati di fronte alle proprie famiglie, com'è accaduto a Nablus”.

Fares ha negato che ci siano segni di una imminente terza intifada, ma ha spiegato che “il funerale svoltosi ieri (del militante di Fatah assassinato da Israele, ndr) rappresenta un anticipazione di qualcosa di simile… Durante il corteo funebre, i partecipanti hanno gridato contro l'Anp chiedendole di sciogliersi”.

Egli ha aggiunto che le forze di sicurezza hanno arrestato troppe persone, in particolare nella città di Nablus, ma, quel che è peggio, l'irruzione dell'esercito e il conseguente assassinio di un combattente palestinese “fanno apparire l'Anp debole e incapace di proteggere i propri cittadini”.

 

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