Un rabbino sionista giustifica l’uccisione di bambini non ebrei se essi rappresentano una ‘minaccia per Israele’.

Gerusalemme – Pic. Yitzhak Shapira, un fanatico rabbino sionista, nel suo nuovo libro ha pubblicato una serie di suoi editti religiosi, o pareri giuridici vincolanti, nei quali si giustifica l’uccisione di “nemici” non ebrei quand’anche si tratti di bambini e neonati.

Shapira ha anche descritto le leggi ebraiche che prescrivono il trattamento dei non ebrei e i casi in cui è permesso ucciderli.

Il suo libro, “The Torah of the King”, ha attirato l’attenzione di molti fanatici estremisti ebrei, specialmente quelli dei gruppi di destra, così in breve tempo molte copie sono state vendute, secondo quanto afferma il quotidiano “Maariv”.

Il rabbino, nel suo libro, giustifica l’uccisione di non ebrei se essi pongono una “minaccia alla sicurezza” dell’Entità sionista. Inoltre è permesso uccidere, sempre se non è ebreo, chiunque dia aiuto a costoro contro lo “Stato di Israele”.

Il giornale dice che il rabbino non specifica mai nel suo libro “arabi” o “palestinesi”, poiché è chiaro che egli si riferisce a tutti coloro che non sono ebrei.

Inoltre, il rabbino, in linea con i suoi insegnamenti contenuti nel libro, permette l’uccisione di qualsiasi non ebreo anche se questi ha la nazionalità israeliana, ad esempio se fornisce aiuto ad organizzazioni che, secondo il punto di vista israeliano, portano una “minaccia alla sicurezza nazionale”.

Ma ciò che irrita di più nel libro del rabbino è che egli autorizza l’uccisione di bambini se essi “attaccano degli ebrei” o se appartengono a famiglie che pongono una “minaccia agli ebrei”.

Già in passato, diversi rabbini fanatici hanno emesso editti religiosi nei quali danno il permesso di uccidere in guerra civili palestinesi. Questi pareri giuridici vincolanti sono stati sfruttati dagli estremisti ebraici come giustificazione dei loro attacchi ai civili palestinesi.

Da parte sua, il parlamentare di Hamas, Ahmed Abu Halabia, ha dichiarato che tali editti autorizzanti l'assassinio a sangue freddo di palestinesi sono un incoraggiamento a commettere crimini.

“I sapienti musulmani – ha aggiunto – dovrebbero rendere noti tali testi e emanare una fatwa (parere giuridico, ndr) per contrastare queste idee malvage”.

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