USA: Israele non fa abbastanza per combattere la tratta di esseri umani

Washington – MEMO. Il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha criticato Israele per non aver compiuto sforzi significativi per combattere la tratta di esseri umani o per soddisfare gli standard internazionali per combatterlo.

Il rapporto annuale sul traffico di persone del Dipartimento di Stato degli USA, che cita la pandemia di coronavirus come causa dell’aumento della schiavitù umana tra il 2020 ed il 2021, ha affermato che per la prima volta in dieci anni il ranking di Israele è caduto, aggiungendo che i ministeri israeliani hanno reso tangibili gli sforzi contro la tratta di esseri umani, ma questi sforzi “non sono stati seri o continui rispetto agli anni precedenti”.

Secondo il rapporto, il governo israeliano, guidato dal primo ministro uscente Benjamin Netanyahu, non ha stanziato un budget per il piano nazionale di lotta alla tratta di esseri umani, a due anni dalla sua approvazione.

Ha anche fatto marcia indietro su iniziative serie per combattere la tratta, compresa la riduzione delle indagini e dei procedimenti giudiziari nei confronti dei colpevoli e la carenza di personale presso l’unica autorità direttamente incaricata di occuparsi della questione.

Secondo i dati israeliani, la polizia ha indagato su 11 casi di tratta di esseri umani nel 2020, con nove incriminazioni presentate, rispetto a 18 inchieste e 20 incriminazioni nel 2019.