Il viaggio del piccolo Khaled

Di Sulaiman Hijazi. Vi racconto la parte più strana ed emozionante della missione in Turchia.
La cosa più strana che mi è capitata in Turchia è stata incontrare Khaled, un bambino vivace, con la sua mamma: l’avevo incontrato l’anno scorso durante la missione in Libano!
L’anno scorso fu proprio lui a colpirmi più di tutti perché aveva un carattere solare, vivace, e voleva giocare solo con me, ed ecco che il destino ci fa rincontrare di nuovo in altre terre.
La mamma mi ha raccontato che del padre in carcere non hanno più notizie, allora hanno deciso di scappare dal Libano per raggiungere gli altri famigliari in Turchia.
Hanno dovuto attraversare la Siria, si sono fermati a Idlib e per attraversare il confine con la Turchia hanno tentato 12 volte! Ogni volta venivano rispediti indietro finché alla dodicesima sono passati in modo non del tutto legale.
La madre racconta che raggiungere la Turchia è stato molto rischioso, perché si percorrono strade molto difficili, montagne e campi, alcune persone muoiono addirittura mentre fanno questo viaggio, a causa del freddo e la neve o per il caldo, e spendono anche migliaia di dollari per passare.

E ora Khaled vive in Turchia con la madre e altri parenti. Rivederlo anche quest’anno è stato proprio emozionante, ma ciò che è ancora più bello è che si ricordava di me…