Abu Rashed: lassedio di Gaza è un crimine reale cospargo di sangue e distruzione
Bruxelles
Amin Abu Rashed, presidente della Campagna Europea contro lassedio di Gaza, ha confermato di proseguire con le attività e le pressioni per salvare la Striscia di Gaza e rompere lassedio, perché unmilione e mezzo di persone ingoiano ogni giorno lamarezza dellassedio con tutti i suoi aspetti disastrosi.
Durante la sesta conferenza dei palestinesi dEuropa a Copenhagen, di sabato 3 maggio, ha detto diciamo a tutti, con noi tutta questa conferenza volenterosa: non lasceremo Gaza morire .. non la lasceremo spegnere, proseguiremo il cammino finché non si rompa lassedio, insieme a noi ci sono i liberi di ogni paese europeo.
Abu Rashed, nel suo discorso, ha sottolineato con forza che il crimine giornaliero dellassedio prosegue per disegnare una realtà sanguinaria e di distruzione, mentre vediamo insieme come sta proseguendo la macchina delloccupazione a mietere le anime e a minacciare i civili, violando tutto e uccidendo piccoli e grande.
Egli ha aggiunto noi siamo testimoni della grande sofferenza, una sofferenza programmata crescente contro ogni casa, è un assedio che priva il uomo dal suo diritto alla vita, minaccia il suo diritto alla sicurezza del cibo e della salute, sequestra le sue possibilità per listruzione e alla vita .. gli occupanti con questo terribile assedio, tolgono il pane dalle mani dei bambini e combattono i deboli e i bambini nel loro latte.
Abu Rashed, ha considerato che quanto sta accadendo a Gaza di stretto assedio programmato e la privazioni del cibo, luccisione lenta dei malati, supera ogni descrizione, lì i palestinesi, bambini, donne e anziani, soffrono un ingiusto assedio, asfissiante, ma continuano a tenere la testa alta, e ha precisato che loccupazione ha aumentato la sofferenza. Dicevamo che: la Striscia di Gaza è una grande prigione, ma il prigioniero ottiene il cibo, le medicine, ma questo Gaza non lo ottiene.
E ha proseguito il popolo palestinese, paziente, che ci tiene alla sua libertà e alla sua dignità, viene punito ingiustamente, punizioni che non risparmiano nemmeno i malati, è un assedio imposto su unmilione e mezzo di bambini e le loro madri, che vivono dietro le mura, sospesi dietro i passaggi, giacenti negli ospedali senza medicine e senza luce, e senza un pezzo di pane.