Arresti e feriti mentre le forze israeliane invadono Hebron

Hebron-PIC. Giovedì l’esercito israeliano ha invaso la cittadina di Beit Ummar, a nord di Hebron, nella Cisgiordania meridionale, e ha devastato le case palestinesi.

Secondo quanto riportato da un corrispondente di PIC, i soldati hanno preso d’assalto Beit Ummar a bordo di 10 jeep e mezzi corazzati e hanno distrutto decine di case e negozi, insieme ai siti archeologici della Moschea Vecchia.

Durante l’assalto due giovani palestinesi sono stati rapiti dalle forze israeliane.

I soldati hanno invaso la Moschea Grande dopo aver divelto il cancello d’ingresso, quindi dei coloni israeliani guidati da un rabbino fanatico hanno compiuto dei rituali nel sito.

Sono quindi scoppiati degli scontri nell’area; le forze israeliane hanno bersagliato i giovani palestinesi anti-occupazione con gas lacrimogeni e bombe acustiche, incendiando la casa del cittadino Omar Awad. I residenti sono accorsi sul posto per estinguere l’incendio.

Il 15enne Malek Abu Hashem è stato colpito alla mano con un proiettile rivestito di gomma ed è stato portato d’urgenza all’ospedale.

Decine di civili sono rimasti intossicati dai gas lacrimogeni.

L’assalto è culminato con il sequestro di tre giovani palestinesi. I detenuti sono stati trasferiti nel campo di Etzion, a nord di Beit Ummar.

Traduzione di F.G.