Barghuthi: Abbas riconsideri i negoziati

Ramallah – Ma'an. Il parlamentare palestinese Mustafa Barghuthi ha dichiarato ieri che qualsiasi concessione fatta dai palestinesi nel corso dei negoziati porterà solo a rendere Israele più sfrontata di prima.

Parlando a una conferenza stampa di Ramallah, Barghuthi ha quindi sollecitato il presidente Mahmud Abbas a riconsiderare la sua decisione di riprendere i colloqui diretti giovedì a Washington, dopo uno stop di venti mesi.

Commentando sulla riluttanza del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ad estendere il congelamento parziale di dieci mesi sulla costruzione delle colonie, che scadrà il 26 del mese prossimo, il leader palestinese ha inoltre notato che, nella pratica, i lavori sono in realtà proseguiti sia a Gerusalemme che in Cisgiordania durante tutto questo periodo. 

Barghuthi, segretario nazionale dell'Iniziativa nazionale palestinese, ha comunque aggiunto che l'edificazione di nuove case coloniali s'intensificherà probabilmente in modo significativo alla fine di settembre, e che i negoziati serviranno anche a farle da copertura.

Israele, secondo il leader, aveva d'altronde già fatto saltare le trattative ponendo delle precondizioni provocatorie, quali ad esempio il riconoscimento d'Israele come stato ebraico, cosa che liquiderebbe i diritti dei palestinesi che vivono in Israele e consacrerebbe il regime di apartheid.

La posizione degli Usa era così fallita, e non era stata mantenuta nemmeno una delle promesse del presidente Barack Obama. Gli Usa, ha ricordato Barghuthi, avevano detto che i termini di riferimento per i negoziati sarebbero stati decisi da entrambe le parti. In questo modo, ha commentato, a Israele è stato concesso il diritto di veto sui risultati del dialogo con i palestinesi.

“Tra i molti funzionari internazionali, arabi e palestinesi che ho incontrato recentemente, nessuno ha espresso il benché minimo ottimismo sul successo dei negoziati. I colloqui diretti finiranno per essere l'ennesimo gioco d'Israele, dato che non esiste un vero partner israeliano per la pace”, ha concluso il parlamentare.

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