Crimini contro i giornalisti di Gaza, 'Perché è stato ucciso Suleiman Al-Ashi, redattore di Falastin?'.

I giornalisti guardano la foto del loro collega steso per terra, coperto di sangue. "Un attimo prima era vicino a noi  – raccontano -. Ci siamo scambiati due parole e abbiamo terminato il nostro lavoro per far uscire un nuovo numero del nostro giornale. Chi e perché ha ucciso Suleiman?".

Suleiman Al-Ashi, 25 anni, dipendente del quotidiano “Falastin” è stato ucciso a Gaza, domenica, durante i nuovi scontri inter-palestinesi che stanno portando la Striscia di Gaza sull’orlo della guerra civile. Era redattore economico e responsabile della rubrica "affari dei lavoratori". E’ stato assassinato da membri degli organi di sicurezza nazionale mentre si stava recando insieme al collega Mohammad Abdo nell’ufficio del presidente Mahmoud Abbas

La foto di Al-Ashi immerso in un bagno di sangue è stato un colpo per i lavoratori del quotidiano, che si stavano preparando a far uscire il dodicesimo numero. Essi non immaginavano che il sequestro del loro collega terminasse con la sua esecuzione.

Falastin è un nuovo quotidiano palestinese, che esce dal 3 maggio, giornata internazionale per la libertà di stampa.

Un grande colpo

Yasser Al-Banna, direttore del giornale, ha dichiarato al corrispondente di Infopal.it: “Abbiamo ricevuto un grande colpo, non riusciamo a credere a quello che è accaduto. Non pensavamo che potessero esistere persone che riescono a mettere in pratica un tale crimine”.

Al-Banna ha spiegato: "Domenica mattina, Suleiman aveva chiamato un taxi dall’ufficio per andare a casa del presidente Abbas – aveva portato con sé un collega, Mohammad Abdo. Sono stati fermati a un posto di blocco, forse credevano che fosse della sicurezza presidenziale. Invece controllavano le facce dei passeggeri delle auto, sequestrando chi volevano e lasciando liberi altri. Abbiamo saputo del sequestro dall’ufficio dei taxi. Abbiamo cercato subito di farlo rilasciare, insieme al suo collega Mohammad Abdo, ma senza esito”.

Dopo un attimo di silenzio, con le lacrime agli occhi, il direttore ha proseguito dicendo: “Abbiamo avuto poi notizia di foto trasmesse dalle agenzie di stampa che parlavano di un cadavere non identificato. Abbiamo scoperto che si trattava di Suleiman. Non è possibile spiegare lo sgomento che ha colpito i lavoratori del giornale. Siamo rimasti scioccati. Nessuno di noi riesce a spiegarsi il perché sia stato ucciso un bravo ragazzo conosciuto per il suo amore verso il lavoro”.

Il direttore del quotidiano Falastin ha chiesto agli organi competenti di indagare sull’omicidio e di punire i colpevoli.

Condanna dell’omicidio

L’Ordine dei Giornalisti palestinese ha condannato l’assassinio del giornalista Suleiman Al-Ashi, e ha invitato tutte le parti in lotta a "non toccare i reporter, i cronisti e gli scrittori, evitando di metterli in mezzo ai loro conflitti politici e partitici".

In un comunicato, ha chiesto alla presidenza, al governo, ai magistrati e agli organi di sicurezza di "aprire immediatamente un fascicolo di indagini per punire i criminali" e ha invitato tutti i giornalisti a unirsi "contro l’illegalità che prende di mira tutti".

Hassan Abu Hashish, sottosegretario del ministero dell’informazione, ha dichiarato a Infopal.it: “Guardiamo a questo crimine nell’ambito di un grande e temibile progetto contro il nostro popolo. Un progetto che prende di mira la sua unità e i suoi accordi, in particolare dopo che erano stati realizzati dei successi in questa direzione".

 

 

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