Da Gaza alla Cisgiordania: manifestazioni per la ‘Giornata della Terra’ e la ‘fine delle divisioni’ disperse dalla polizia palestinese

Gaza – Speciale InfoPalUna marcia del tutto pacifica organizzata ieri, 30 marzo, a Gaza City, è stata dispersa dalla polizia palestinese. La folla di manifestanti si era data appuntamento per chiedere la fine delle divisioni.

Il nostro corrispondente ha riferito della presenza di decine di ragazzi, donne e uomini, affluiti in piazza Milite Ignoto. Qui, essi hanno intonato slogan “per la fine delle divisioni”, ma poco dopo sono stati raggiunti dagli ufficiali di polizia che ha intimato al gruppo di evacuare l'area. Nessuno è stato arrestato, mentre fonti mediche locali hanno riferito di alcuni feriti.

Sull'accaduto è intervenuto l'ufficio del ministero dell'Interno del governo di Gaza: “I manifestanti non avevano ricevuto il permesso di manifestare. Nel pomeriggio, un'altra manifestazione per celebrare la “35° Giornata della Terra palestinese“, organizzata dalle diverse fazioni, aveva chiesto e ricevuto l'autorizzazione a scendere per le strade”.

“Bisogna fare le dovute distinzioni – ha aggiunto -, non possiamo permettere che nella Striscia di Gaza la campagna popolare per la fine delle divisioni venga strumentalizzata per fini politici da pochi individui, molto similmente a quanto fanno gli apparati dell'Autorità palestinese (Anp) nella Cisgiordania occupata”.

Ma oltre agli episodi che hanno investito le proteste per la fine delle divisioni nella Striscia di Gaza, qui la stampa locale ha riportato incidenti anche nella manifestazione per la “Giornata della Terra”.

L'agenzia palestinese Ma'an, ha esposto quanto accaduto ai cinquecento studenti palestinesi che hanno sfilato a Gaza. “Sono stati inseguiti e pestati dalle forze di sicurezza del governo”, ha raccontato un organizzatore a Ma'an confermando anche l'intervento della polizia in via Tayaran, al centro di Gaza City, dove la folla di ragazzi si era data appuntamento per chiedere l'unità e il ritorno al progetto nazionale.

Rivolgendosi ai giornalisti dell'agenzia palestinese, l'attivista Ihsan Abu Sharkh ha aggiunto che “gli ufficiali hanno inseguito e picchiato i dimostranti, spruzzando negli occhi qualcosa di simile a spray al peperoncino, ferendo un giovane”.

Analogo destino hanno avuto le manifestazioni per la “35° Giornata della Terra palestinese” in Cisgiordania. Le forze di sicurezza dell'Anp hanno bloccato ieri una cinquantina di donne e uomini palestinesi che marciavano insieme intenzionati a raggiungere il posto di blocco militare israeliano “Beit El”, a nord di Ramallah.

Gli ufficiali della sicurezza hanno formato un cordone umano e hanno impedito ai manifestanti di proseguire sulla strada che conduce a Nablus. Delusi dall'ennesimo episodio di repressione, i manifestanti hanno replicato di voler procedere per ricordare la “Giornata della Terra” e per la restituzione delle terre palestinesi.

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