Donne e bambini di Gaza disegnano il loro trauma

Imemc. I lavori artistici di centinaia di donne, bambini e ragazzi profughi nella Striscia di Gaza sono stati esposti in una mostra organizzata in questi giorni nella città assediata: lo riporta il quotidiano spagnolo El País.

Dal titolo “Se sei felice, fai schioccare le dita”, la mostra esibisce ritratti, murales e un “Albero dei sogni” dipinti da 300 profughi dei campi di Beit Hanun, Jabaliya, Nusayrat e Rafah.

L'iniziativa è stata guidata dall'Ong catalana Creart, in collaborazione con la basca Mundubat e la spagnola Solidaridad internacional. Con i lavori artistici, gli organizzatori hanno cercato di aiutare i palestinesi colpiti dall'Operazione Piombo Fuso dell'inverno 2008-2009 ad esprimere i propri traumi in maniera creativa.

La guerra si lasciò alle spalle 1.400 morti fra i palestinesi, e difficili condizioni di vita per i sopravvissuti.

A questo proposito, sostiene Chené Gomez di Creart che i massacri di quei giorni e l'attuale embargo israeliano hanno intaccato profondamente la psiche della popolazione di Gaza, e in particolare quella dei minori. Di conseguenza, molti di loro “soffrono di problemi di concentrazione, ed è difficile far nascere un sorriso sui loro volti”.

Come ha spiegato Marta Mercadé, altro organizzatore della mostra, i laboratori facevano parte di un processo creativo che punta sia alla ricostruzione del tessuto sociale e dei legami spezzati durante la guerra, sia allo sviluppo di altre capacità che aiutino ad affrontare l'assedio economico, culturale ed umanitario.

Foto El País

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