Israele conferma pena detentiva contro shaykh Raed Salah

MEMO. Il tribunale del distretto di Haifa ha respinto giovedì un appello presentato da shaykh Raed Salah contro la sentenza di 28 mesi pronunciata contro di lui con l’accusa di “incitamento alla violenza” e l’adesione a un gruppo messo al bando.

Tuttavia, il tribunale ha affermato che Salah non deve iniziare immediatamente a scontare la pena e può essere deferito al carcere il 4 agosto.

Commentando la decisione della corte, shaykh Salah ha dichiarato: “Entrerò in prigione da libero e uscirò da libero, e l’occupazione [israeliana] non ha diritto a un granello di polvere della benedetta moschea di Al-Aqsa.

“Non ci sarà alcun compromesso sulla nostra richiesta di allontanamento dell’occupazione [israeliana] dalla moschea di Al-Aqsa. L’occupazione, l’ingiustizia e il male spariranno e saremo vittoriosi”, ha aggiunto.

Nel novembre 2019, il tribunale di Haifa condannò Salah per “incitamento al terrorismo” e “associazione a un gruppo fuorilegge”, in riferimento al ramo settentrionale del movimento islamico da lui diretto.

Israele ha vietato il movimento nel novembre 2015.