Ministero Interni: esplosivo israeliano responsabile per omicidio di pescatori gazawi

Gaza – PIC e Quds Press. I tre pescatori di Gaza, morti in un’esplosione nelle acque di Gaza, avvenuta domenica scorsa, sono stati uccisi da un drone israeliano affondato che trasportava un ordigno esplosivo, secondo quanto affermato giovedì dal ministero degli Interni palestinese.

Il ministero ha affermato di aver condotto un’indagine su tre possibili cause prima di arrivare a questa conclusione. Le altre possibilità erano un razzo lanciato dalla resistenza che avrebbe colpito la barca, un attacco diretto dalla marina militare israeliana ed un’esplosione accidentale da parte di un ordigno israeliano caduto in mare.

L’indagine ha rilevato che la barca che trasportava i pescatori era “completamente fuori dal raggio d’azione dei razzi della resistenza” e che la testimonianza ed i video di testimoni oculari escludono anche la possibilità che le forze israeliane avessero attaccato la barca, quel giorno.

L’inchiesta, condotta sia dal ministero degli interni che dall’ala armata di Hamas, ha rilevato che circa mezz’ora prima dell’esplosione, altri due pescatori avevano trovato un simile drone israeliano nelle loro reti e lo avevano consegnato alla polizia marittima.

Un ordigno esplosivo è stato trovato attaccato al drone sequestrato, ha spiegato il ministero degli Interni.

Secondo il ministero, i resti di un altro drone sarebbero stati trovati nella rete da pesca dei tre pescatori morti e si sarebbero rivelati del tutto identici a quelli ritrovati dagli altri.

Il rapporto forense sui tre pescatori ha rilevato che sono stati uccisi da una potente esplosione rilasciata da un dispositivo non frammentato, poiché non sono stati trovati frammenti di metallo nei loro corpi. Secondo quanto riferito, l’ordigno esplosivo trovato sull’altro drone corrispondeva a questa descrizione.

Il ministero degli Interni di Gaza ha rilasciato un video animato che simula l’incidente.

Un portavoce del ministero ha ritenuto Israele pienamente responsabile per la morte dei tre pescatori al largo delle coste di Khan Yunis, nel sud di Gaza, avvenuta il 7 marzo 2021.

“Chiediamo a tutte le istituzioni ed organizzazioni internazionali di lavorare per fornire protezione ai pescatori palestinesi nel mare della Striscia di Gaza, che sono costantemente esposti ad attacchi e violazioni da parte dell’occupazione israeliana”, ha affermato il portavoce.

Traduzione per InfoPal di F.H.L.