Palestinesi e media (e governi), la realtà capovolta: da vittime a carnefici.

Riceviamo da Al-Awda -Italia e pubblichiamo.

http://palestinethinktank.com/2008/06/17/cartoon-of-the-day-21/

 "Mio padre mi ha detto che voi Arabi siete dei malvagi terroristi
animali" dice il bambino ebreo, e quello palestinese risponde: "mio
padre non mi ha detto niente, è stato assassinato dal tuo!".

 A volte una vignetta è più efficace e fulminante di cento
statistiche, riesce a fotografare perfettamente una realtà tragica e
disperata con una battuta che strappa nulla più di un sorriso amaro,
come amara è la consapevolezza del dramma senza fine vissuto dal
popolo palestinese e dell’incredibile sovvertimento della realtà reso
possibile dalla grancassa della propaganda sionista,
dall’acquiescenza e dalla
disinformazione sparsa a piene mani dai
media, dal servilismo dei governi
.

Per le cancellerie degli Stati occidentali e per i media di regime, i Palestinesi e Hamas rappresentano il male, il terrore, la strage di civili inermi, mentre Israele, la potenza occupante brutale e
spietata, viene dipinta come la vittima di un’eterna aggressione e di
un odio immotivato, uno Stato che si limita a difendersi dando prova
di cautela e moderazione
.

 Eppure le statistiche ufficiali – disponibili a iosa per chi solo voglia consultarle – mostrano una realtà affatto diversa.

 http://ochaonline.un.org/

Secondo gli ultimi dati forniti dallo United Nations Office for the Coordination of Humanitarian Affairs (oPt Protection of Civilians – Reports to the end of May 2008), nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2005 e il 31 maggio di quest’anno, i morti e i feriti delle
due parti ammontavano alle seguenti cifre:

  2005: Palestinesi uccisi 216 (60 bambini), feriti 1.260
Israeliani uccisi 48 (6 bambini), feriti 484
rapporto uccisi 4,5:1

 2006: Palestinesi uccisi 678 (140 bambini), feriti 3.194
Israeliani uccisi 25 (2 bambini), feriti 377
rapporto uccisi 27:1

 2007: Palestinesi uccisi 396 (53 bambini), feriti 1.844
Israeliani uccisi 13 (0 bambini), feriti 322
rapporto uccisi 30,4:1

 2008: Palestinesi uccisi 397 (80 bambini), feriti 1.225
Israeliani uccisi 24 (4 bambini), feriti 170
rapporto uccisi 16,5:1

 Già questi dati rivelano come il concetto di "risposta" israeliano sia molto più simile a quello di una "rappresaglia" di stampo nazista piuttosto che a quello di una "autodifesa" di uno Stato aggredito,
posto che sia concepibile definire come vittima di una aggressione
una nazione che porta avanti da più di quarant’anni un’occupazione
militare ormai unica al mondo
, caratterizzata dalla ferocia, dalla
brutalità, dal totale disinteresse per il concetto stesso di diritti
umani.

Ma l’obiezione che più spesso si avanza alla cruda realtà dei numeri
e del massacro della popolazione palestinese è: sì, d’accordo, ma
i "terroristi" colpiscono indiscriminatamente i civili, gli
Israeliani al contrario cercano sempre di salvaguardarne
l’incolumità; ma anche
questa tesi naufraga miseramente alla luce dei
dati statistici.

 Nel periodo sopra considerato, dei 110 Israeliani uccisi dai
Palestinesi, soltanto 29 (pari al 26,4%) erano civili, mentre il
restante 73,6% delle vittime appartenevano all’Idf e sono state
uccise durante raid militari.

Di contro, nello stesso lasso di tempo, dei 1.687 Palestinesi uccisi
dall’esercito israeliano (escludendo quindi le vittime delle fucilate
dei settlers…), il 47,13% erano militanti uccisi in combattimento, il
43,62% erano civili inermi e il restante 9,25% erano vittime di
eliminazioni "mirate" o wanted persons uccise durante operazioni di
arresto.

 Per riassumere, dunque, nel periodo 1° gennaio 2005 – 31 maggio 2008 gli Israeliani hanno ucciso 1.687 Palestinesi, dei quali il 43% erano civili inermi e innocenti, mentre i Palestinesi hanno ucciso 110 Israeliani, dei quali il 26% erano civili inermi e innocenti, in un
rapporto di 15,3:1 per quanto riguarda il totale delle persone
uccise, rapporto che diventa di 24,4:1 se ci si limita a considerare
la popolazione civile.

  Eppure, anche di fronte a queste cifre, i Palestinesi continuano ad essere considerati terroristi anziché vittime e gli Israeliani vittime anziché assassini e carnefici, in un diabolico sovvertimento della realtà che trova difficilmente riscontri nella storia.

Copertura mediatica sulle morti di palestinesi e israeliani: http://www.ifamericansknew.org/media/ap-report.html

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