112 donne arrestate dalle forze israeliane nel 2014

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Ramallah-Quds Press. Fonti ufficiali palestinesi hanno dichiarato che nel 2014 le forze di occupazione hanno arrestato 112 donne palestinesi, con un incremento del 70% rispetto all’anno precedente. Tra le arrestate ci sono madri di famiglia, casalinghe, minorenni, studentesse universitarie e donne che resistono agli assalti israeliani contro la moschea di al-Aqsa.
Sono state inoltre riarrestate due prigioniere rilasciate secondo l’accordo Shalit (accordo di scambio tra prigionieri palestinesi e il soldato Shalit, nel 2011).
Il rapporto evidenza che tutte le prigioniere sono state oggetto di torture, umiliazioni e trattamento disumano.
In una dichiarazione del reparto di statistica della commissione dei prigionieri palestinesi ed ex prigionieri, trasmesso a Quds Press sabato 3 gennaio, si legge che le forze di occupazione detengono ancora 21 prigioniere. g4swomen
La più vecchia è Lena Al-Jarboni, una palestinese dei Territori del 1948 Israele) ed è prigioniera da quasi 13 anni: fu condannata a 17 anni di carcere.
Tutte le detenute vivono in condizioni molto difficili e vengono trattate con durezza, senza prendere in considerazione il loro essere donne e le loro personali esigenze. Esse sono soggette a torture fisiche e psicologiche e non ricevono il nutrimento e le cure adatte.
La commissione chiede di dare visibilità ai loro casi e denunciare ciò che subisce la donna prigioniera prima e dopo il suo arresto.
La commissione dei detenuti,chiede alla comunità internazionale di muoversi velocemente ed in modo efficace, di assumersi la responsabilità umana e morale ed essere fedele alle sue promesse, di proteggere le ragazze e le donne palestinesi contro le violenze nei centri di detenzione e nelle carceri israeliane.
Traduzione di Zaid Yacoub