13 Palestinesi sequestrati lunedì a Gerusalemme e in Cisigiordania

460_0___10000000_0_0_0_0_0_ngtsldrz12121Imemc. All’alba di lunedì, soldati israeliani hanno rapito almeno 13 palestinesi dalle loro case, a Gerusalemme est occupata, Nablus, Jenin e Hebron, mentre diversi studenti e residenti del posto sono stati feriti in Hebron. Coloni paramilitari hanno attaccato case e negozi a Nablus e hanno aggredito alcuni raccoglitori di olive.
I soldati hanno invaso e perquisito diverse case nella Città Vecchia, a Gerusalemme, e nella città di Silwan, a sud della moschea di al-Aqsa, e hanno anche rapito cinque palestinesi.
Due di loro, identificati come Mo’taz Jaber e suo fratello, Fathi Jaber, sono stati rapiti dalla casa della loro famiglia, nel quartiere di Sa’diyya, vicino alla moschea di al-Aqsa.
In aggiunta, i soldati israeliani hanno invaso il quartiere di ath-Thoury, a Silwan, e hanno perquisito e saccheggiato le case e rapito Sahdi Ghrab, 17 anni, e Tamer al-Qawasmi, 18 anni, oltre ad aver rapito un altro palestinese, identificato come Nader Marwan Nasser, 20 anni, nel quartiere di Ras al-‘Amoud, Silwan.
Diversi veicoli militari hanno anche invaso la città di Nablus, e hanno rapito Sami Abu Bakr, Fares Khalfa, Mohammad Qutub, e uno studente universitario identificato come Awni Sharif.
Decine di coloni paramilitari israeliani hanno attaccato case a Huwwara, Nablus, e hanno lanciato pietre contro case e negozi mentre cantavano e gridavano “morte agli arabi”. I soldati israeliani erano presenti, ma non hanno cercato di portare via gli aggressori.
I soldati hanno anche invaso la città di Hebron, perquisito e saccheggiato le case, e hanno rapito Basem Shaker Abu al-Fakhouri, 17 anni, Ahmad Hmeidan Qawasma, 24 anni, e suo fratello Mahmoud, 15 anni, dopo aver perquisito le loro case.
Il portavoce del Comitato Popolare contro il Muro e le Colonie della città di Beit Ummar, a nord di Hebron, Mohammad Ayyad Awad, ha affermato che i soldati hanno invaso l’area di Aseeda, nella città, e hanno rapito Mirshed Mohammad Za’aqeeq, 40 anni, dopo aver abbattuto la porta principale della sua casa.
Za’aqeeq è un ex prigioniero politico, ed è padre di cinque bambini; i soldati lo hanno preso, insieme agli altri palestinesi, e lo hanno portato alla base militare e di sicurezza Gush Etzion.
Soldati hanno anche invaso diversi quartieri nella città di Hebron, e hanno installato dei posti di blocco sulle principali entrate per Sa’ir e Halhoul, oltre a quelli installati nelle entrate nord di Hebron, prima di fermare e perquisire decine di auto e fare controlli sulle carte d’identità dei passeggeri.
Sempre in Hebron, un giovane palestinese è stato colpito da diverse rafficche di munizioni letali israeliane, vicino al raccordo di Beit Einoun, e i soldati hanno impedito ai medici della Mezzaluna Rossa di raggiungerlo.
Almeno 20 scolari hanno sofferto gli effetti dell’inalazione del gas lacrimogeno, durante gli scontri scoppiati contro le forze israeliane vicino alla moschea Ibrahimi, a Hebron.
Gli scontri hanno avuto luogo vicino al posto di blocco di Abu ar-Reesh, nell’entrata sud della Città Vecchia, Hebron, e vicino alla moschea di Ibrahimi.
Gli studenti feriti, compresi vari che sono svenuti, sono stati trasferiti in un ospedale locale per ricevere trattamenti.
Inoltre, i soldati hanno invaso Jenin e hanno rapito Mo’taz Sami Salfiti, 27 anni, dalla sua casa.
Due palestinesi sono stati anche rapiti dalle città di Atteel e Saida, a nord della città cisgiordania di Tulkarem. I rapiti sono stati identificati come l’ex prigioniero politico Ala Faisal Atteeli, 23 anni, e Aladdin Mohammad Hamdan, 24 anni.
Traduzione di F.H.L.