22 palestinesi feriti negli scontri di Qalandia

Cisgiordania. Violenti scontri (*) sono scoppiati martedì sera tra i giovani palestinesi e le forze di polizia israeliane all’ingresso del campo profughi di Qalandia, nel nord della Gerusalemme occupata.

Fonti mediche riferiscono che 22 palestinesi sono rimasti feriti.

Gli scontri sono scoppiati quando le forze israeliane hanno chiuso il posto di blocco militare all’ingresso del campo, limitando il movimento dei residenti locali.

Le forze israeliane hanno preso d’assalto le vicinanze del campo profughi di Qalandia, come preludio alla demolizione di diverse strutture palestinesi.

Fonti locali hanno sottolineato che le forze israeliane hanno sparato bombe lacrimogene e proiettili di metallo rivestite di gomma.

Le autorità israeliane hanno recentemente intensificato la politica di demolizione contro le strutture residenziali e commerciali di proprietà palestinese nella Gerusalemme occupata.

(Fonti: PIC, Wafa, Quds Press).

(*) Nel linguaggio militare, gli scontri avvengono tra eserciti o gruppi armati di pari forze. Tra Tsahal, l’esercito israeliano, e la Resistenza o i gruppi di giovani palestinesi che rispondono alle aggressioni dell’occupante israeliano non c’è parità di forze. Pertanto, riportiamo tra virgolette il termine scontri/scontro, per non indurre i lettori meno informati a pensare che in Palestina sia in atto un conflitto/guerra tra attori con eserciti, armamenti e forze paritarie.