2200 nuove unità abitative coloniali israeliane a Gerusalemme.

Gerusalemme – Infopal

Fonti israeliane hanno riferito che, due settimane fa, la commissione per la pianificazione delle costruzioni ha firmato il progetto per la ricostruzione di 2200 unità abitative nel quartiere coloniale “Givat Matus”, nella città occupata di Gerusalemme est.

Le fonti hanno spiegato che il progetto completo comprenderà 4 mila unità abitative con l’obiettivo di circondare Beit Safafa con una città coloniale.
Nella prima fase, la commissione ha accettato il progetto di costruzione che dovrà essere esposto per eventuali critiche. Persone informate hanno riferito al giornale ebraico “Haaretz” che la conferma finale del piano potrebbe richiedere due anni. Ma si sta parlando di una fase molto importante per la costruzione nella zona occupata durante la guerra dei Sei giorni, nel 1967.
Il quartiere coloniale Givat Matus è stato costruito nel 1991 sulla terra degli abitanti di Beit Safafa e si estende tra il quartiere coloniale “Ghilo”, Beit Safafa e la via Hebron.
In una delle sedute, i rappresentanti del ministro per la costruzione e per la gestione della città occupata di Gerusalemme hanno affermato che questa zona è una delle più spaziose disabitate sotto il controllo di Gerusalemme, e che la costruzione è importante per il futuro dell’area.
E hanno aggiunto che il 40% della zona dedicata alla costruzione è di proprietà “dell’ente della terra di Israele” (si tratta di sequestrata ai palestinesi), 20% di proprietà ebraica e 40% di proprietà di privati palestinesi.
Il direttore dell’associazione “Amus Amim” ha dichiarato che “l’ampliamento dei progetti di costruzione a Gerusalemme est dimostra che il governo israeliano rinuncia a tutti i tentativi di raggiungere una sistemazione politica della città”. Invece di costruire la fiducia tra le due parti, il governo preferisce la creazione di ulteriori quartieri ebraici a Gerusalemme est.

Una settimana fa, il primo ministro Ehud Olmert e il ministro della costruzione Zeev Boim avevano firmato per il proseguimento delle costruzioni coloniali in uno dei quartieri della colonia Givat Zeev, nella zona di Gerusalemme.
Qualche settimana fa, il sindaco di Gerusalemme Uri Lupolianski aveva dichiarato che la costruzione sarebbe proseguita a Gerusalemme est e che c’erano progetti per costruire 10mila unità abitative. Inoltre aveva aggiunto: “Il comune non distingue tra parte est e parte ovest, e impedirà al governo di trasformare Gerusalemme in un focolaio coloniale illegale”.

 

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