Infopal
Betlemme – Ma’an. Muhammad, cinque anni, è sopravvissuto allo schianto mortale del suo scuolabus, avvenuto giovedì nei pressi di Qalandiya, ma non riesce a dimenticare le immagini dei suoi compagni di classe mentre il veicolo prendeva fuoco.
“Stavamo gridando, ballando e cantando, emozionati per la nostra gita, quando all’improvviso ho visto del fuoco e ho sentito molto caldo, come l’inferno di cui ci parlava la maestra”, racconta Muhammad Baker Shihadeh, ora ricoverato nell’ospedale pubblico di Ramallah.
Come ha riferito suo padre a Ma’an, il piccolo ha riportato delle contusioni e si trova in stato di shock, ma è in condizioni stabili.
Almeno cinque scolari sono rimasti uccisi insieme al loro insegnante ed altri 39 hanno riportato ferite in seguito allo scontro avvenuto tra un camion e il loro autobus vicino a un checkpoint a nord di Gerusalemme. La classe stava andando in gita dal campo profughi di Shufat, Gerusalemme, in un parco per bambini nei pressi della città cisgiordana di Ramallah.
Come riferisce il padre, Muhammad è riuscito a scappare dall’autobus dopo che questo si è rovesciato, e prima che un incendio si propagasse tra i sedili. In mattinata, si era mostrato incredibilmente entusiasta per la gita ed era entrato nell’autobus con i suoi amici, discutendo animatamente dei giochi che avrebbero fatto durante la giornata.
“Mio figlio mi ha detto che quando è avvenuto l’incidente i bambini piangevano e urlavano pieni di terrore. Alcuni di loro sono fuggiti prima dell’incendio, ma altri sono rimasti feriti in modo orribile e bloccati all’interno dell’autobus, tra i sedili”.
“Io sono corso sul posto in preda al panico quando ho saputo”, ha aggiunto.
“Ringrazio Dio che mio figlio stia bene, ma sono sconvolto per tutti i bambini che sono morti. Prego Dio perché dia conforto ai loro genitori e al loro dolore”.
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