Betlemme–Ma’an. Dirigenti del ministero dell’Informazione dell’Autorità nazionale palestinese hanno inviato una richiesta ufficiale al procuratore generale, la settimana scorsa, chiedendo di chiudere 13 tv e radio locali che operano, secondo quanto essi affermano, senza licenza.
Il direttore generale del Ministero a nord della Cisgiordania occupata, Majid Kittana, ha riferito a Ma’an che è stato chiesto al procuratore generale di chiudere 8 radio e 5 tv locali. Ha sottolineato che, in generale, 75 stazioni radio e 15 stazioni tv sono tuttora operative in Cisgiordania.
Kittana ha spiegato che le 13 stazioni che dovrebbero chiudere operano senza la licenza del Ministero e che erano stati avvertiti e dopo loro il tempo di “mettere in chiaro” il loro status legale.
Kittana ha concluso dicendo che “il ministero e altre autorità rilevanti erano d’accordo per alleggerire il processo della licenza”.
Sotto l’ex primo ministro palestinese, Salam Fayyad, il ministero dell’Informazione venne sciolto nel 2010, trasformandosi nell’“Alto Consiglio dell’informazione”. Tuttavia, gli impiegati del ministero hanno mantenuto le loro posizioni e hanno continuato a ricevere i loro salari con l’intestazione del Ministero dell’Informazione.
Traduzione di Domenica Zavaglia