PIC e Quds Press. Il Comitato dei detenuti e ex detenuti ha dichiarato che le forze israeliane hanno arrestato 15mila donne palestinesi dal 1967.
In un comunicato divulgato lunedì 6 marzo, il Comitato ha affermato che le campagne di arresto contro le Palestinesi sono ancora in corso. L’arresto delle donne è in aumento, negli ultimi due anni.
Le autorità di occupazione detengono attualmente 56 donne palestinesi nelle prigioni di Sharon e Damon, comprese 16 ragazze sotto i 18 anni e 11 donne malate.
La prigioniera di più lunga detenzione è Lina Jerboni, di Arraba, reclusa da 17 anni. Il suo periodo di detenzione dovrebbe terminare ad aprile 2017.
Il Comitato ha spiegato che le prigioniere “sono sottoposte a trattamenti degradanti e a tortura dal momento del loro arresto, e soffrono per l’isolamento, la privazione delle visite e per la negligenza medica”.
La prima Intifada palestinese, che è stata lanciata nel 1987, vide un grande numero di arresti di donne: 3000 casi. Durante la seconda Intifada, scoppiata nel 2000, il numero di arresti di donne raggiunse i 900 casi.
Gli arresti di donne palestinesi si sono intensificati dopo lo scoppio dell’Intifada di Gerusalemme, a ottobre 2015.
Nel 2016, le forze israeliane hanno arrestato 170 donne palestinesi. Due prigioniere sono detenute amministrativamente, senza imputazioni né processo.