Scontri nel campo di Ain al-Hilweh, in Libano: 3 Palestinesi uccisi

Part-NIC-Nic6478773-1-1-0Betlemme-PIC, Ma’an e Quds Press. Tre Palestinesi sono stati uccisi e quattro altri feriti in violenti scontri armati scoppiati nel campo profughi libanese di ‘Ain al-Hilweh, tra giovedì e venerdì sera.

L’agenzia nazionale libanese  di notizie (NNA) ha riferito che il rifugiato palestinese Ibrahim Hussein è morto per le ferite riportate durante una lite violenta nell’area Jabal-al-Halib del campo.

Membri del movimento di Fatah hanno riferito di aver catturato l’autore del crimine, Jihad Abdul Mohti, e di averlo consegnato alle autorità di intelligence libanesi.
NNA ha riferito che sabato la situazione della sicurezza nel campo di ‘Ain al-Hilweh rimane tesa, che tutte le istituzioni sociali, educative e mediche associate all’UNRWA sono state chiuse, e le strade si sono svuotate, per timore dei colpi dei cecchini.
Il mese scorso, gli scontri armati nel campo hanno ucciso due Palestinesi – uno di 12 anni e l’altro di 18 -, e altri sono stati feriti, compresa una donna incinta.
La violenza è stata fortemente condannata dall’UNICEF e dall’UNRWA.
‘Ain al-Hilweh è il campo profughi più grande e affollato del Libano, e ospita circa 54.116 rifugiati registrati che fuggirono dalla Palestina a seguito del terrorismo sionista e della creazione di Israele, nel 1948. Tuttavia, la popolazione del campo è aumentata dal 2011, a causa della guerra civile in Siria. Attualmente sono ospitate 120.000 persone.
Secondo i dati dell’UNRWA, ‘Ain al-Hilweh soffre di un alto tasso di povertà, condizioni abitative misere che hanno ulteriormente peggiorato la situazione del campo.
I Palestinesi in Libano vivono in una condizione di grande povertà, rispetto agli altri paesi dove si sono rifugiati: sono soggetti a politiche lavorative discriminatorie, con limiti notevoli di accesso alle professioni (ben 20 sono loro precluse). Tutti i campi profughi sono affollati, con condizioni abitative misere e mancanza di infrastrutture.

Oltre 450.000 rifugiati palestinesi vivono in 12 campi profughi in Libano, in situazioni umanamente insostenibili, a seguito del loro dislocamento forzato dalla Palestina, nel 1948 e nel 1967.