Pasqua: migliaia di cristiani hanno pregato al Santo Sepolcro.

Gerusalemme. Migliaia di palestinesi cristiani hanno pregato domenica di Pasqua nella  basilica del Santo Sepolcro, nel luogo in cui si crede che Gesù sia stato crocifisso e sia poi risorto.

Centinaia di cristiani ortodossi, per i quali la Pasqua ricorre domenica prossima, hanno invece celebrato la Domenica delle Palme diverse ore più tardi, accompagnati dal suono di tamburi e canti in tutta la Città Vecchia di Gerusalemme.

A causa della coincidente Pasqua ebraica, tuttavia, Israele ha isolato la Cisgiordania, impedendo l’accesso. Altri cristiani di Gaza non sono stati in grado di partecipare alle celebrazioni, a causa del blocco che continua a sigillare la Striscia.

I palestinesi che vivono a Gerusalemme e in Israele non hanno incontrato difficoltà, e hanno festeggiato fino al tardo pomeriggio di domenica.

Alcuni frati, vestiti con un saio marrone, hanno camminato per i campi trasportando delle croci e accompagnati da boy scout che suonavano la cornamusa. Altri sacerdoti cattolici hanno indossato mantelline color porpora e organizzato anch’essi processioni per la Via Crucis.

Centinaia di pellegrini stranieri si sono uniti ai festeggiamenti, allineati lungo i muri all’interno della basilica del Santo Sepolcro per osservare le processioni cattoliche e ortodosse; queste ultime erano formate da tantissimi uomini barbuti vestiti di nero, e da donne che reggevano delle foglie di palma. Per gli ortodossi, infatti, la Domenica delle Palme rappresenta l’entrata trionfale di Cristo a Gerusalemme durante i giorni precedenti la sua crocifissione, quando i suoi seguaci posero delle foglie di palma e dei mantelli sulla strada del Messia.

La Chiesa del Santo Sepolcro è condivisa principalmente dagli ortodossi orientali, dagli apostolici armeni e dalle chiese cattoliche romane, ma il suo utilizzo a scopi religiosi è permesso anche alle chiese copte, etiopi e siriache ortodosse.

Fonte: Maan News

 

 

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