Cisgiordania – Imemc e WAFA. In un rapporto rilasciato domenica, l’agenzia stampa dell’ANP, WAFA, ha documentato 27 violazioni commesse dalle forze d’occupazione israeliane contro giornalisti ed istituzioni mediatiche nei Territori palestinesi occupati, a gennaio del 2020.
Le violazioni includono l’uso di munizioni letali, proiettili d’acciaio rivestiti di gomma e gas lacrimogeni contro i giornalisti, nonché pestaggi ed arresti.
WAFA ha affermato che 14 giornalisti sono stati feriti con colpi d’arma da fuoco o proiettili d’acciaio rivestiti di gomma, sono rimasti soffocati dai gas lacrimogeni o sono stati picchiati dalle forze israeliane, mentre 13 altri sono stati arrestati. Ad altri giornalisti è stata revocata la tessera stampa dai soldati israeliani.
6 gennaio – I soldati israeliani hanno aggredito diversi giornalisti che stavano coprendo lo smantellamento di strutture agricole e residenziali da parte dell’esercito israeliano, nel villaggio di al-Auja, a nord di Gerico, nella Cisgiordania occupata centrale.
13 gennaio – L’intelligence israeliana ha convocato il fotoreporter Abdul-Muhsen Shalaldeh per un interrogatorio e ha minacciato di ucciderlo, nel caso in cui avesse continuato a fotografare vicino alla Moschea Ibrahimi, a Hebron, nel sud della Cisgiordania.
19 gennaio – I soldati israeliani hanno sfondato la porta e hanno fatto irruzione nella casa di Muammar Orabi, caporedattore dell’agenzia di stampa locale Wattan. I soldati hanno arrestato il figlio di Orabi, Osama, dopo averlo picchiato.
24 gennaio – La polizia israeliana ha invaso la casa del giornalista Abdul-Karim Darwish, nel quartiere occupato di Beit Hanina, di Gerusalemme. Darwish è stato arrestato ed interrogato per diverse ore, in merito al suo lavoro come giornalista. E’ stato rilasciato su cauzione, a condizione che rimanesse lontano dalla moschea al-Aqsa per 10 giorni.
25 gennaio – I soldati israeliani hanno invaso la casa del giornalista Tha’er al-Sharif, lo hanno attaccato con spray al peperoncino e l’hanno arrestato, rilasciandolo il giorno successivo.
Il rapporto ha concluso: “Continua la serie di violazioni contro i giornalisti, con l’obiettivo di nascondere i crimini commessi contro civili innocenti e indifesi in Palestina. Questi attacchi contro i giornalisti sono considerati una violazione diretta del diritto internazionale”.
Traduzione per InfoPal di F.H.L.