Infopal. L'UNRWA, l'agenzia delle Nazioni Unite dedicata all'assistenza dei profughi palestinesi, condanna il proseguimento dell'embargo imposto alla Striscia di Gaza e il rifiuto dell'occupazione israeliana di far entrare i materiali necessari alla ricostruzione della Striscia di Gaza, devastata nella recente aggressione israeliana di un anno fa.
“Dopo l'aggressione israeliana, Gaza è tornata ad un'epoca anteriore a quella della pietra, dato che l'UNRWA sta costruendo case di fango”, riferisce la stessa Agenzia.
Il portavoce dell'UNRWA afferma: “L'embargo israeliano significa che i materiali da costruzione non possono entrare a Gaza, nonostante 6.000 case siano danneggiate, perciò chiediamo la revoca di un embargo che non ha alcun senso”.
Ed ha poi aggiunto: “Noi delle Nazioni Unite speriamo sempre che la logica della diplomazia prevalga su quella della guerra, ma se guardiamo a ciò che sta accadendo a Gaza, con la prosecuzione dell'assedio e le angherie subite dai suoi abitanti, finiamo per dubitare degli effetti della diplomazia”.
Secondo un rapporto pubblicato dalla Conferenza delle Nazioni Unite sul Commercio e lo Sviluppo (UNCTAD), l'80% della popolazione di Gaza vive in povertà, il 43% è composto da disoccupati e il 75% non ha assicurato cibo sufficiente.