Al-Quds (Gerusalemme) – Press Tv. Ieri, le truppe israeliane hanno causato la morte di un palestinese e il ferimento di altri suoi connazionali utilizzando un tipo di lacrimogeni mortale e proibito dalla legge: lo riferisce B'Tselem, gruppo israeliano per i diritti umani.
“I soldati hanno ucciso un dimostrante palestinese senz'armi e ferito molti altri sparando lacrimogeni a lungo raggio”, ha riportato ieri Sarit Michaeli, responsabile del gruppo per le comunicazioni con l'esterno, precisando che uno dei feriti versa in condizioni critiche.
“I lacrimogeni a lungo raggio – ha spiegato Michaeli – sono molto più potenti di quelli regolari in alluminio; sappiamo che la sicurezza israeliana li spara di norma contro le persone, e quando colpiscono sono estremamente pericolosi”.
L'effetto letale dei proiettili è moltiplicato dall'impossibilità di vederli mentre sono in volo.
Michaeli ha fatto notare che quest'arma è stata utilizzata nelle ultime settimane con i dimostranti della Cisgiordania occupata, cosa che è stata confermata da un portavoce militare israeliano.
Il mese scorso, ad esempio, B'Tselem, ha documentato tre casi in cui i manifestanti del villaggio cisgiordano di Nabi Salah sono stati presi di mira con i lacrimogeni.
Nel corso di quest'anno, un altro report dell'agenzia stampa palestinese Ma'an ha denunciato il ritrovamento di alcuni lacrimogeni scaduti e ossidati fra quelli rimasti per terra dopo gli scontri fra i militari israeliani e i dimostranti del sobborgo di Silwan (Al-Quds / Gerusalemme occupata), che videro la morte di due palestinesi.
In seguito agli scontri, gli abitanti di Silwan accusarono infatti affaticamento, febbre alta, vomito e difficoltà respiratorie, mentre il personale medico affermò che chi era stato ferito durante gli incidenti mostrava segni di avvelenamento.
Anche un bambino di quattordici mesi è deceduto in passato per aver respirato il gas dei lacrimogeni israeliani.
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