Mahmud Darwish, un grande poeta arabo al centro del mondo.

Una sala gremita del Circolo dei Lettori di Torino ha ascoltato, ieri sera, Mahmud Darwish parlare di poesia palestinese.

L’occasione è stata offerta dalla presentazione del suo nuovo libro "Oltre l’ultimo cielo. La Palestina come metafora" (Epoché editrice).

Ha introdotto la serata: Rinaldo Bontempi, Presidente di Paralleli-Istituto Euromediterraneo del Nord Ovest

Ha moderato: Maria Nadotti, giornalista e saggista

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Mahmud Darwish è uno dei più rappresentativi poeti arabi, una delle voci più vibranti e attive nella lotta per l’indipendenza del suo popolo.

Mahmud Darwish nasce a Birwa nel 1941, un villaggio della Galilea, dove trascorre l’infanzia fino alla fondazione dello stato di Israele nel 1948, anno in cui la famiglia è costretta all’esilio in Libano. Quando, nel 1949, i genitori tentano di tornare in patria, constatano che il loro villaggio è stato raso al suolo e rimpiazzato da una colonia israeliana.

La famiglia raggiunge, quindi, Dayr al-Assad, dove vive in semi-clandestinità. Darwish è imprigionato cinque volte tra il 1961 e il 1967 a causa dei suoi scritti e della sua attività a sostegno della causa palestinese; è stato direttore del giornale Ittihad prima di trasferirsi in Unione Sovietica, nel 1971, per motivi di studio. In seguito si è recato in Egitto, al Cairo, dove ha lavorato per il quotidiano Al-Ahram e, successivamente, a Beirut, in Libano, dove è stato editorialista dei Palestinian Affairs. Ha inoltre diretto il Palestinian Research Center. Fondatore e caporedattore della prestigiosa rivista letteraria Al Karmel è stato anche membro della Commissione Esecutiva dell’OLP, organo da cui si è dimesso nel 1993. Nel 1996, dopo 26 anni di esilio, è tornato in Palestina ed oggi vive tra Ramallah ed Amman. La sua opera poetica è nota in tutto il mondo arabo, dove molte delle sue poesie sono state messe in musica. La sua poesia ha acquisito nel tempo grande raffinatezza e gode, ormai da anni, di una vasta fama internazionale.

Darwish ha pubblicato una trentina di raccolte di poesia e prosa, tradotte in 35 lingue.

E’ considerato il più importante poeta arabo contemporaneo.

Mahmud Darwish ha pubblicato la sua prima raccolta poetica, Foglie d’ulivo, nel 1964, a 22 anni. Da allora sono seguiti oltre trenta libri di poesia e prosa. In italiano sono stati tradotti Una memoria per l’oblio (Jouvence, 1996), Perché hai lasciato il cavallo alla sua solitudine? (San Marco dei Giustiniani, 2001), Murale (Epoché, 2005), e il recente Oltre l’ultimo cielo. La Palestina come metafora (Epoché).

Per informazioni

Paralleli- Istituto Euro Mediterraneo del Nord Ovest

Via Conte Verde, 9 – 10122 Torino – Italy

tel. +39 011 5229825

info@paralleli.org

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