Segretario di Giustizia di San Paolo critica “Charlie Hebdo” e afferma: “Anche io sono Maometto”

San Paolo-Folha. Il nuovo segretario di Giustizia di San Paolo, Aloisio de Toledo Cesar, ha criticato, domenica scorsa, i disegnatori del giornale “Charlie Hebdo” e ha affermato che hanno “fatto un cattivo uso della libertà di espressione”.
In una edizione storica, pubblicata la settimana scorsa, il periodico satirico ha pubblicato in copertina una caricatura del profeta Muhammad mentre piange e tiene in mano un cartello nel quale si legge “Je suis Charlie” (Io sono Charlie), che è stata considerata provocativa dai leader islamici.
La frase è diventata simbolo di difesa della libertà d’espressione in Francia dopo l’attacco terrorista nella sede della pubblicazione del periodico satirico.
“Non posso non esprimere la mia più profonda indignazione contro il cattivo uso della libertà d’espressione dei disegnisti francesi, che hanno già provocato morti e insistono nel frustare i musulmani, sfidandoli e, chissà, ridendo di tutto ciò”, ha scritto sul suo diario officiale su Facebook.
Per lui, che è anche giudice, pubblicando nuove vignette, i disegnatori francesi negano il diritto dell’uomo di poter esercitare la libera scelta della propria religione. Secondo lui, “umiliare provocatoriamente i musulmani equivale a istigarli e sfidarli”.
“Questo vile atteggiamento suona quasi come una dichiarazione di guerra. Sarà che questo è libero esercizio di diritto d’espressione o una frivolezza che fa vergognare la specie Homo sapiens?”, ha domandato.
Alla fine del testo, il segretario di Alckmin ha affermato di essere solidale con i musulmani che condannano la violenza.
“Posso dire, non condividendo il cattivo uso della libertà di espressione dei summenzionati francesi, che anch’io sono Maometto”, ha concluso.
La settimana scorsa, Papa Francesco ha affermato che la libertà di espressione ha i suoi limiti e che questa non può provocare o offendere una religione. La dichiarazione è stata criticata dai difensori del giornale satirico.
Qui di seguito è riportato il messaggio integrale:
“Non posso non esprimere la mia più profonda indignazione contro il cattivo uso della libertà d’espressione dei vignettisti francesi, che hanno già provocato morti e insistono nel frustare i musulmani, sfidandoli e, chissà, ridendo di tutto ciò. Colpiti dalla vanità di dimostrare talento, con questa condotta negano il prezioso diritto di ogni uomo di poter esercitare la libera scelta della propria religione e del proprio Dio. Umiliare in modo provocativo i musulmani equivale a istigarli e sfidarli, infine, questo vile atteggiamento suona quasi come una dichiarazione di guerra.
Sarà che questo è un esercizio di libero diritto di espressione o una frivolezza che fa vergognare la specie Homo sapiens?
In questo momento, come cattolico, come cristiano, esprimo la mia più completa solidarietà ai milioni di musulmani che praticano la loro religione e che condannano la violenza di coloro che optano per lei. Posso dire, non condividendo il cattivo uso della libertà di espressione dei summenzionati francesi, che ANCH’IO SONO MAOMETTO”.
Traduzione di H.F.L.