A un mese dal conflitto a Nahr Al-Bared.

Associazione per la Pace
B
eirut – Libano
20/0672007

Dopo un mese di conflitto tra l’esercito libanese e le milizie di Fath
el Islam nel campo di profughi di Nahr al-Bared la questione si
avvicina al suo ultimo capitolo. Il conflitto ha provocato una
drammatica crisi umanitari: più di 6,140 famiglie palestinesi residenti
nel campo hanno lasciato le loro case trovando il rifugio nei altri
campi profughi palestinesi in Libano.

La situazione dei profughi nei altri campi, già per se drammatica, ha
subito un netto peggioramento. I profughi palestinesi, in Libano, sono
privi dei diritti civili e sociali e non possono usufruire di alcun
servizio offerto dal paese ospitante. Oltre 60% vive sotto la soglia
della povertà. Il tasso di disoccupazione raggiunge il 42%. E’
altissimo il tasso di mortalità infantile e maternale (239 per 1.000).

I palestinesi fuggiti dal campo profughi di Nahr al-Bared denunciano
abusi da parte dell’esercito libanese: schiaffi e spintoni a insulti,
pestaggi e minacce di morte. I palestinesi sostengono che i soldati
libanesi non riescono a distinguere tra i miliziani e i civili
palestinesi. Moti palestinesi hanno paura di uscire dai campi in timore
di rimanere vittime di abusi dei soldati nei check point. Sta
rapidamente declinando anche il rapporto tra i libanesi e palestinesi.
Il sostegno popolare per l’Esercito libanese rischia di creare un clima
di impunità in Libano. Per canto suo l’esercito declina le accuse e
afferma che l’esercito sta operando in osservanza dei diritti dei
civili.

Intanto i mediatori religiosi palestinesi hanno presentato ai
comandanti militari libanesi un piano per la conclusione del conflitto.
L’esercito afferma che non accetterà altro che una resa di tutti gli
uomini del gruppo fondamentalista.

Riamane aperta la questione del ritorno dei sfollati al campo di Nahr
al-Bared dopo la crisi. I rapporti della Croce Rossa Internazionale
evidenzia la distruzione di più di 60% del campo per l’effetto dei
bombardamenti. Gli operatori delle ONG palestinesi sono stati invitati
dall’Unrwa di non incoraggiare il ritorno della popolazione nel campo
dopo la crisi.

Nel fra tempo il Segretario generale della Lega Araba, Amr Moussa
impegnato in una serie di incontri con gli esponenti di primo piano per
mediare uno sbocco per la crisi politica che da sette mesi contrappone
il governo di Fuad Siniora all’opposizione guidata dal movimento sciita
Hezbollah.

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