Abu Sisi termina il suo sciopero della fame. Raggiunto un accordo per porre fine al suo isolamento

Gaza-InfoPal. In seguito ad un accordo raggiunto tra la leadership del movimento dei detenuti palestinesi e l’amministrazione carceraria israeliana, il detenuto palestinese in isolamento Dirar Abu Sisi, ha posto fine al suo sciopero della fame iniziato due settimane fa. L’accordo in questione prevede alcune soluzioni per alleviare la sofferenza del prigioniero Abu Sisi.

L’Associazione Wa’ed per i prigionieri e gli ex detenuti palestinesi ha confermato la notizia, sottolineando che Abu Sisi ha accettato di porre fine al suo sciopero in cambio della fine del suo isolamento. Ha spiegato che l’accordo prevede di rinchiudere Abu Sisi in una cella con altri tre detenuti che verranno sostituiti una volta ogni tre mesi, oltre al miglioramento di alcune condizioni di vita all’interno del carcere.

L’associazione ha sottolineato che l’accordo verrà applicato fino all’emissione di un verdetto contro Abu Sisi. Da quel momento, egli sarà trasferito nelle sezioni dei detenuti regolari.

Wa’ed ha rilevato che l’accordo prevede anche di porre fine all’isolamento dei detenuti che sono stati rinchiusi per aver scioperato in solidarietà con Abu Sisi. Ha riferito che il movimento dei prigionieri palestinesi ha informato le autorità carcerarie che la sua reazione sarà decisa nel caso in cui l’accordo venisse violato.

Abu Sisi, di 44 anni, si trova in isolamento nelle carceri dell’occupazione dalla data del suo rapimento, avvenuto in Ucraina il 19 febbraio 2011 per mano del servizio di intelligence israeliano, il Mossad. Successivamente, egli fu deportato nello Stato ebraico e rinchiuso in una cella di isolamento lontano dal mondo esterno.

Nell’aprile 2012, le autorità israeliane avevano respinto la richiesta dei prigionieri palestinesi che avevano proclamato uno sciopero della fame chiedendo di porre fine all’isolamento di Abu Sisi.

Abu Sisi soffre di diverse malattie croniche, tuttavia, le autorità di occupazione si sono rifiutate di fornirgli le cure necessarie o di sottoporlo a qualsiasi intervento chirurgico. Di conseguenza, il suo peso è sceso di più di 30 chili

Due settimane fa, Abu Sisi ha proclamato lo sciopero della fame per chiedere di porre fine al suo isolamento. Alcuni detenuti hanno aderito allo sciopero in solidarietà con lui.