Aggiornamento dalla “Firing Zone 918”: esercito israeliano nega l’accesso delle auto a Jinba e detiene 14 palestinesi per 8 ore

Operazione Colomba. Aggiornamento dalla “Firing Zone 918”: esercito israeliano nega l’accesso delle auto a Jinba e detiene 14 palestinesi per 8 ore.

Nella notte tra il 28 febbraio e l’1 marzo 2013 l’esercito israeliano ha detenuto per 8 ore 11 adulti e 4 bambini (5, 6, 7 e 9 anni) palestinesi che cercavano di raggiungere le proprie famiglie residenti a Jinba. Dopo 7 ore di detenzione sono stati sequestrati i mezzi di trasporto (due automobili e due quad). I militari hanno dichiarato che nessun veicolo può più transitare, durante la settimana, sulla strada che porta al villaggio perché si trova nell’aerea di esercitazione militare 918 e durante il weekend possono circolare solamente le auto dei residenti. L’avvocato che segue la causa contro l’evacuazione forzata dell’aerea 918 è intervenuto telefonicamente in supporto legale ai palestinesi, sostenendo che tutti coloro che vivono nell’aerea possono circolare liberamente.

Una camionetta militare ha fermato 5 auto che scendevano verso il villaggio di Jinba verso le ore 18:00. I soldati hanno sequestrato le carte di identità di tutti i passeggeri e il telefono cellulare di uno di loro. A tutti gli altri è stato impedito di telefonare. I telefoni sono stati restituiti solamente dopo due ore con l’arrivo della polizia.
Sul posto sono arrivate oltre alla polizia altre 3 camionette militari, la Border Police e la DCO. Ai palestinesi sono state proposte alcune soluzioni di patteggiamento in alternativa al sequestro delle auto, ma essi hanno rifiutato qualsiasi proposta che negasse il loro diritto ad accedere liberamente con i mezzi di trasporto nel villaggio dove vivono.
All’una di notte la polizia ha iniziato la rimozione dei veicoli, terminata alle 3 quando sono stati rilasciati anche tutti i passeggeri.Foto: http://snipurl.com/2674vs7