Ahed Tamimi rivela a cosa sono esposte le detenute

Ramallah-Quds News. La prigioniera liberata Ahed Tamimi ha rivelato le condizioni umilianti in cui vivono le prigioniere palestinesi all’interno delle carceri israeliane, spiegando che l’occupazione sta ancora detenendo nelle carceri 30 donne, di cui 10 provenienti dalla Striscia di Gaza.

L’attivista palestinese di 23 anni è stata rilasciata giovedì all’alba, come parte della sesta fase dell’accordo di scambio di prigionieri tra Hamas e l’occupazione.

La prigioniera liberata ha dichiarato in un comunicato stampa dopo il suo rilascio: “Abbiamo lasciato circa 30 donne prigioniere, di cui 10 provenienti dalla Striscia di Gaza, che sono state arrestate nella recente operazione di terra israeliana: la loro situazione è pessima”.

Al-Tamimi ha affermato che la situazione nella prigione israeliana è “estremamente difficile”, con “abusi quotidiani nei confronti delle detenute che sono state lasciate senza acqua né vestiti, a dormire per terra, e picchiate”. “La gioia (della liberazione) è notevolmente diminuita a causa ai massacri commessi nella Striscia di Gaza”, ha aggiunto.

Ahed Tamimi ha rivelato le minacce contro di lei da parte delle autorità di occupazione, dicendo: “Le autorità israeliane mi hanno minacciato su mio padre se avessi parlato di qualcosa che accade in prigione. Nonostante tutto, siamo più forti dell’occupazione. Continueremo fino alla libertà”.

Le forze israeliane hanno arrestato il padre di Ahed lo scorso ottobre dalla sua casa nella città di Nabi Saleh, a ovest della città di Ramallah, nella Cisgiordania occupata.

Fin dalla sua infanzia, Ahed Tamimi è stata ferita tre volte dai proiettili delle forze israeliane, oltre a riportare una frattura alla mano.

Nel 2017, le autorità israeliane hanno arrestato Ahed e l’hanno imprigionata per 8 mesi, prima arrestarla nuovamente il 6 novembre.