AI, legge israeliana anti-boicottaggio: un attacco alla libertà d’espressione.

La legge approvata dal parlamento israeliano (Knesset), che fa dell'appello al boicottaggio dello stato d’Israele o dei  suoi insediamenti in Cisgiordania un reato, avrà un effetto agghiacciante sulla libertà d’espressione in Israele, ha afferma il 12 luglio Amnesty International.

La controversa legge, approvata lunedì 11 luglio, converte in reato la campagna di boicottaggio economico, culturale o accademico per motivi politici contro individui o istituzioni in Israele o nei territori palestinesi occupati (oPt). Chiunque realizzi una petizione di questo tipo potrebbe affrontare una causa legale o pene finanziarie.

I promotori del progetto di legge, originariamente proposto nel luglio 2010 da Ze’ev Elkin, membro del parlamento e presidente della coalizione, hanno chiarito che uno dei principali obiettivi della legge è quello di penalizzare coloro che promuovono appelli di boicottaggio contro gli insediamenti israeliani illegali nei territori palestinesi occupati o evidenziare le violazioni in corso dei diritti palestinesi causate dagli insediamenti.

“Malgrado le affermazioni contrarie dei legislatori, la legge è un impudente tentativo di reprimere i dissidenti pacifisti e di condurre una campagna attaccando il diritto di libertà d’espressione – un diritto che tutti i governi devono rispettare e sostenere”, ha affermato Philip Luther, direttore aggiunto per il Medio Oriente e Nord Africa ad Amnesty International.

“L’ampia definizione di boicottaggio potrebbe applicarsi a chiunque tenti di usare questi mezzi di protesta non violenti per criticare qualsiasi individuo o istituzione implicati nelle violazioni dei diritti umani o violazioni del diritto internazionale in Israele o nei territori palestinesi occupati”.

La legge, promossa e sostenuta dal governo di Netanyahu, è stata approvata con 47 voti contro 36, nonostante i consulenti legali esperti del parlamento (Knesset) e la Corte suprema di Israele abbiano affermato che era “al limite dell’illegalità”. Diverse Ong (Organizzazioni non governative) per i diritti umani israeliani hanno manifestato la loro intenzione di impugnarla al Tribunale superiore di Giustizia di Israele.

Coloro che presentano una causa legale non dovranno dimostrare che la petizione di boicottaggio ha causato danni reali, dal momento che i tribunali potranno condannare individui o organizzazioni che abbiano chiesto un boicottaggio a pagare un risarcimento indipendentemente dai danni causati

Inoltre, la legge permette al ministro delle finanze di revocare la condizione di esenzione dalle tasse delle Ong che aderiscono a un boicottaggio. In questo modo, viene minacciato il finanziamento da cui dipendono molte Ong che si occupano dei diritti umani in Israele. Allo stesso modo, le aziende o organizzazioni che parteciperanno a un boicottaggio potranno perdere il diritto di aspirare a contratti governativi.

Questa è soltanto una delle numerose leggi approvate recentemente o prese in considerazione dal parlamento, attualmente criticate dalle Ong dei diritti umani israeliani in quanto rappresentano una restrizione della libertà d’espressione o il diritto dei cittadini palestinesi e dei loro rappresentanti politici.   

La politica israeliana di colonizzazione della Cisgiordania occupata, inclusa Gerusalemme Est, viola la IV Convenzione di Ginevra, ed è considerata un crimine di guerra, secondo lo Statuto della Corte penale internazionale

Amnesty International ha chiesto ripetutamente alle autorità israeliane di porre fine alla costruzione di insediamenti come primo passo per rimuovere completamente gli insediamenti israeliani illegali dai territori palestinesi occupati.

Amnesty International non ha preso posizione sui boicottaggi in nessuna parte del mondo, ma teme che questa legge possa condurre alle violazioni del diritto alla libertà d’espressione di chi li richiede.

Traduzione a cura di Federica Baldassarri

Versione originale: http://www.amnesty.org/en/news-and-updates/israel-anti-boycott-law-attack-freedom-expression-2011-07-12

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.