Amministrazione carceraria israeliana valuta richieste dei prigionieri in sciopero della fame

Ramallah – Wafa', InfoPal. Dopo il silenzio da parte israeliana sullo sciopero della fame indetto da circa 6mila prigionieri palestinesi, ormai più di dieci giorni fa, e il rifiuto delle autorità carcerarie di accogliere le loro richieste, dal carcere di Raymon i prigionieri fatto pervenire all'esterno del penitenziario alcuni aggiornamenti sugli sviluppi interni.

“La direzione amministrativa di Raymon sta prendendo in esame le nostre richieste”, ovvero quelle di porre fine a misure di punizione collettiva e alle aggressioni.

In un comunicato che il Club dei prigionieri ha inoltrato all'agenzia palestinese “Wafa'”, i detenuti in sciopero della fame hanno riferito che “l'amministrazione del carcere è in riunione per valutare la possibilità di porre fine alle detenzioni in isolamento, trasferendo questi prigionieri nella sezione generale e raggruppandone altri in un'altra sezione.

Si sta valutando anche la possibilità di rimettere a disposizione dei detenuti tre canali televisivi, tra i quali Tv Palestina insieme ai libri di testo.

Per quanto riguarda i prigionieri provenienti dalla Striscia di Gaza – per i quali vige il divieto assoluto di visita – le autorità carcerarie israeliane potrebbero permettere l'introduzione di vestiario, mentre si stanno studiando alcuni metodi per metterli in comunicazione con le famiglie, farli visitare da medici specialisti insieme alla possibilità di avvicinamento alla Striscia di Gaza, trasferendoli in altri centri.

La notte scorsa, intanto, un prigioniero palestinese detenuto nel carcere israeliano di Shattah, è stato trasferito in un ospedale in Israele (Territori palestinesi occupati nel '48, ndr) a causa del deterioramento delle condizioni di salute. Insieme a migliaia di altri connazionali, il detenuto è in sciopero della fame contro abusi e maltrattamenti.

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