Amnesty condanna la decisione israeliana di demolire la casa del bambino prigioniero al-Zalbani

Amnesty condanna la decisione israeliana di demolire la casa del bambino prigioniero al-Zalbani

Gerusalemme/al-Quds. Amnesty International (AI) ha condannato la decisione di un tribunale israeliano di demolire la casa del bambino palestinese Mohammed al-Zalbani, detenuto da sei mesi.

Martedì, in un comunicato stampa, AI ha affermato che la decisione israeliana di demolire la casa di al-Zalbani costituisce una grave violazione delle leggi e delle convenzioni internazionali e costituisce un crimine di guerra.

Lunedì scorso, la Corte Suprema israeliana ha deciso di demolire la casa di al-Zalbani nonostante una petizione presentata dall’organizzazione israeliana per i diritti umani, HaMoked, contro la decisione.

Nel febbraio 2023, Mohammed al-Zilbani, 13 anni, ha effettuato un’operazione di accoltellamento contro un ufficiale israeliano all’ingresso del campo profughi di Shufat, a nord della Gerusalemme occupata.

A seguito dell’operazione, l’esercito israeliano ha ordinato la demolizione dell’appartamento residenziale della famiglia di Mohammed, dove vivono i suoi genitori e tre fratelli.

Dall’inizio del 2023, Israele ha demolito 15 strutture palestinesi a Gerusalemme o in Cisgiordania che appartengono a famiglie di martiri o prigionieri.

(Fonte: PIC).