Amnesty International sfida la bozza britannica a favore dei criminali di guerra

Londra – Pal-Info. Amnesty International sfida gli emendamenti proposti dal governo britannico, in base ai quali i criminali di guerra che mettono piede nel territorio del regno verrebbero salvaguardati: con le nuove misure, infatti, i tribunali non potrebbero più emettere mandati di arresto nei loro confronti.

La Camera dei Comuni ha cominciato lunedì a discutere il disegno di legge sulla responsabilità sociale e la riforma delle forze di polizia, secondo la quale i mandati d'arresto richiederanno per la prima volta la previa approvazione del direttore delle pubbliche accuse del Regno Unito.

Il principio della giurisdizione universale, al contrario, permette ai tribunali britannici di processare chi è accusato di crimini molto gravi, come la tortura, anche se il reato è stato commesso all'estero o da cittadini di altra nazionalità.

Il governo di Londra ha motivato la bozza sostenendo che lo strumento dei mandati d'arresto nei confronti dei criminali di guerra era soggetto ad abusi da parte di alcuni gruppi politici, le cui denunce si basavano su prove insufficienti. Non sono però stati forniti esempi di casi del genere.

Riguardo alla questione, il direttore del ramo britannico di Amnesty International Kate Allen ha così commentato: “I parlamentari britannici dovrebbero stare al fianco delle vittime della guerra e della tortura, e garantire la cancellazione di queste misure pericolose dal nuovo disegno di legge”.

Quale tipo di riforma permette la fuga dalla giustizia a chi è sospettato dei peggiori crimini?” si è quindi chiesta, spiegando che adottare una simile bozza farebbe apparire il Regno Unito un paese tollerante verso questi reati.

L'idea di modificare la legge ha avuto origine dai mandati d'arresto emessi nei confronti di alcuni criminali di guerra israeliani, che hanno scatenato la rabbia di Tel Aviv.

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