Arcivescovo Hanna chiede libertà di accesso a Gerusalemme durante le festività religiose

Arcivescovo Hanna chiede libertà di accesso a Gerusalemme durante le festività religiose

Gerusalemme/al-Quds- MEMO. Il capo della Chiesa greco-ortodossa di Gerusalemme, l’arcivescovo Atallah Hanna, ha chiesto che ai musulmani e ai cristiani palestinesi sia garantita la libertà di accesso ai loro luoghi santi nella città occupata di Gerusalemme per praticare i loro rituali religiosi in pace.

Per anni i posti di blocco israeliani hanno impedito l’arrivo dei fedeli cristiani alla Chiesa del Santo Sepolcro, ha aggiunto, affermando che i pellegrini cristiani visitano la Palestina per pregare, adorare e chiedere la benedizione dei luoghi santi, e non per essere fermati ai posti di blocco e subire abusi.

L’arcivescovo Hanna ha aggiunto che la libertà di culto e di accesso ai luoghi santi di Gerusalemme sono uno dei diritti più basilari, e quindi non è ammissibile che vengano trascurati, o accettare il fatto compiuto imposto dall’occupazione israeliana ai palestinesi, dove la città di Gerusalemme diventa una caserma militare con posti di blocco ad ogni angolo.

“In questi giorni, i cristiani palestinesi sono ansiosi di visitare la Chiesa del Santo Sepolcro e pregare al suo interno, ma, purtroppo, ci sono misure ingiuste che impediscono ai palestinesi di raggiungere Gerusalemme, dove i posti di blocco militari ed il Muro dell’Apartheid circondano la Città Santa e impediscono ai cristiani e ai musulmani palestinesi di raggiungere i loro luoghi santi fino a quando non ottengono permessi speciali che consentono loro di entrarvi”, ha spiegato.

“Non è ammissibile ostacolare l’arrivo dei cristiani palestinesi e dei pellegrini provenienti da diverse parti del mondo alla Chiesa del Santo Sepolcro, così come i nostri fratelli musulmani che desiderano raggiungere la moschea di al-Aqsa”, ha aggiunto.

“Aprite Gerusalemme ai suoi abitanti, affinché possano raggiungerla in piena libertà. Aprite Gerusalemme a tutti i suoi visitatori e pellegrini che vi giungono da ogni parte del mondo. Gerusalemme è la città della nostra fede e l’incubatrice delle nostre più importanti santità. A nessun fedele dovrebbe essere impedito di raggiungere i luoghi santi di questa parte benedetta del mondo”, ha affermato.