Assedio alla Striscia di Gaza: l’Egitto costruisce muro d’acciaio contro tunnel della sopravvivenza.


Gaza – Infopal. Nei giorni scorsi, il quotidiano israeliano “Haaretz” aveva rivelato che le autorità egiziane si accingevano a costruire un muro d'acciaio sotterraneo lungo il confine egizio – palestinese, per fermare lo scavo dei tunnel che collegano la Striscia e l'Egitto.

Nonostante le smentite ufficiali egiziane, i fatti dimostrano il contrario.

In un sopralluogo nell'area di confine tra Striscia e Egitto, i nostri corrispondenti hanno constatato di persona i lavori di scavo effettuati dalle autorità egiziane con gran dispiegamento di macchinari. E' in atto la realizzazione di una enorme trincea, che inizia dalla zona al-Barahma, a ovest di Rafah, e prosegue verso est, in direzione del confine israeliano – palestinese – egiziano.

Nella zona sono state dispiegate numerose truppe di sicurezza egiziane che impediscono l'avvicinamento di chiunque, anche dei media.

Molti cittadini che vivono vicino al confine hanno confermato che i lavori sono iniziati diversi giorni fa.

La trincea dista dal confine palestinese circa 100 metri: essa equivale alla lunghezza dei tunnel dentro il territorio egiziano.

I tunnel della sopravvivenza.

Le gallerie sono utilizzate dai palestinesi, vittime di un feroce e illegale assedio israelo-egizio-internazionale, per far entrare le materie prime nella Striscia di Gaza. Sono infatti chiamate “tunnel della sopravvivenza” perché hanno permesso a 1,5 milioni di esseri umani di non morire di fame. Attraverso esse entrano alimenti, bestiame, medicine, pezzi di ricambio per le attrazzature sanitarie, materiali scolastici, elettrodomestici, e così via.

Israele e Egitto, partner a tutti gli effetti.

Il muro d'acciaio che l'Egitto sta costruendo sotto terra, della profondità di 25 – 30 metri, rappresenta un ulteriore, estremo, atto di crudeltà, perché distruggerà i tunnel, stringerà ancora di più l'assedio e aumenterà la sofferenza dei cittadini palestinesi costringendoli a una morte lenta nell'indifferenza della comunità internazionale impegnata a “esportare democrazia” in Iraq e Afghanistan e a far la guerra “al terrorismo islamico”…

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