Azienda israeliana verificherà gli utenti di Twitter

Tel Aviv – MEMO. X, precedentemente noto come Twitter, utilizzerà un’azienda tecnologica con sede in Israele come parte del processo di verifica per i nuovi utenti, secondo quanto riportato da PC Magazine.

Gli utenti saranno tenuti a caricare una foto del loro documento di identità e a scattare un selfie per essere verificati, con i dati che verranno elaborati dall’azienda israeliana di terze parti specializzata nell’intelligence dell’identità, Au10tix.

La piattaforma conserverà le immagini del documento di identità dell’utente ed i dati biometrici per 30 giorni, sostenendo di utilizzare le informazioni “a fini di sicurezza, tra cui prevenire l’usurpazione di identità”.

Ciò si aggiunge alla tariffa mensile di abbonamento imposta agli utenti verificati l’anno scorso.

Gli utenti hanno manifestato il loro disagio riguardo a questa notizia, minacciando di disattivare i loro account dopo aver notato l’uso da parte di Israele di tecnologie di sorveglianza per sfruttare e abusare i palestinesi.

Dopo una ricerca condotta all’inizio di quest’anno nelle città cisgiordane di Hebron e Gerusalemme Est, Amnesty ha scoperto che l’esercito sta utilizzando un sistema di telecamere chiamato Red Wolf, che viene usato ai checkpoint come parte di un programma che “si basa esclusivamente su database contenenti dati di individui palestinesi”.

Il rapporto, intitolato “Apartheid automatizzato”, “mostra come questa sorveglianza faccia parte di un tentativo deliberato da parte delle autorità israeliane di creare un ambiente ostile e coercitivo per i palestinesi”, ha spiegato l’organizzazione per i diritti umani.

Inoltre, questa notizia arriva dopo che si è scoperto che le forze di occupazione israeliane hanno installato una mitragliatrice controllata dall’intelligenza artificiale in un checkpoint a Hebron per tracciare e sparare ai palestinesi. Prodotta dalla compagnia israeliana Smart Shooter, la mitragliatrice spara granate stordenti e proiettili con punta di gomma ed è in grado di lanciare anche gas lacrimogeni.

I palestinesi a Hebron sono aggrediti quotidianamente da coloni e soldati israeliani, che cercano di cacciarli dalle loro case al fine di creare colonie riservate solo agli ebrei.

Amnesty ha chiesto alla comunità internazionale di regolamentare le aziende in modo che sia loro vietato di offrire tecnologie di sorveglianza ad Israele, e di imporre un divieto globale sulla vendita di armi e attrezzature militari a Israele. “Le autorità israeliane stanno usando la tecnologia di riconoscimento facciale per radicare l’Apartheid”, ha sottolineato.

(Foto: [Aytuğ Can Sencar – Anadolu Agency]).

Traduzione per InfoPal di F.H.L.