Una biblioteca in inglese per Gaza

Editoriaraba.com. Quanto può essere difficile avviare una biblioteca pubblica con libri in inglese? Non troppo, no? A meno che non vi troviate in un posto come Gaza, dove gli accessi al mondo esterno sono bloccati, dove la censura interna è onnipresente e dove l’ultima guerra di Israele ha distrutto (anche) gran parte del patrimonio librario e culturale locale.

Quella che segue è la storia di Mosab Abu Toha, giovane studente e lettore di Gaza che, data la scarsità  di biblioteche pubbliche nella Striscia, e in particolare di biblioteche dedicate ai testi in inglese, ha deciso di crearne una da solo. Grazie al crowdfunding.

Laureato in letteratura inglese, 24 anni, Mosab ha sempre avuto una passione per i libri in inglese, difficili da reperire a Gaza anche sotto forma di PDF, visti i frequenti tagli all’elettricità. Grazie ai libri che gli amici gli spedivano dall’estero, Mosab è riuscito nel tempo ad accumulare un gran numero di testi e ha deciso di condividerli con il resto degli abitanti della sua città, Beit Lahia.

gaza

Dopo la guerra del 2014, durante la quale Israele aveva bombardato anche l’Università Islamica, distruggendo la biblioteca in inglese dove Mosab prendeva i libri, ha realizzato che: “Gaza aveva bisogno di un posto sicuro dove poter leggere in pace, di uno spazio dove le persone potessero venire a leggere o fare amicizia invece che annoiarsi nei bar o guardare la tv”, ha detto ad al-Jazeera. Così è cominciata la sua missione: avviare la prima biblioteca pubblica per libri in inglese della Striscia di Gaza.

Mosab ha quindi aperto una pagina Facebook per diffondere l’iniziativa e ad oggi gli sono arrivati più di 200 libri, tra cui alcuni testi autografati da Noam Chomsky, inviatigli dallo stesso intellettuale che si è detto entusiasta dell’iniziativa. Nel frattempo è riuscito a raccogliere donazioni per affittare un locale da adibire a biblioteca.

Vi chiederete: ma non ci sono biblioteche a Gaza? Secondo al-Jazeera: “In base a uno studio condotto nel 2016 dal Palestinian Museum, delle 41 biblioteche un tempo esistenti a Gaza, 21 hanno chiuso e 7 sono state distrutte dalla guerra del 2014. Il club del libro di Shujayea durante i bombardamenti ha perso 6.000 testi, altri 10.000 della biblioteca di Beit Hanoun, nel nord-est di Gaza, sono andati distrutti. Nelle biblioteche ancora funzionanti, i libri sono per lo più vecchi e inoltre le biblioteche chiudono alle 3 del pomeriggio. Anche le biblioteche universitarie faticano a reperire libri aggiornati per i propri studenti. L’Università Islamica di Gaza non riesce ad importare libri in arabo nuovi fin dal 2013, anno della presa del potere da parte dei militari guidati dal presidente El-Sisi”.

Anche far arrivare libri in arabo tramite i siti online è difficile, ma per i libri in inglese la questione risulta più complicata a causa dei costi superiori.

Come sostenere quindi l’iniziativa di Mosab Abu Toha (perché sì, potete farlo)?

Intanto potete consultare la sua pagina Facebook e il sito Internet e chiedere informazioni. I libri vengono spediti tramite il sito web Better World Books o tramite posta tradizionale (qui trovate l’indirizzo). Il costo della spedizione si aggira intorno ai 100 dollari. I libri possono essere nuovi o usati, ma in inglese.

[disclaimer: l’immagine di copertina è presa dalla pagina Facebook dell’iniziativa ed èun’opera dell’artista Eyad Shtaiwe dedicata al caricaturista palestinese Mohammad Sabaaneh]