Brigate di Jenin: ANP ha fatto marcia indietro dall’accordo per la liberazione dei combattenti palestinesi

Jenin. La Brigata di Jenin ha dichiarato lunedì che l’Autorità Palestinese (ANP) ha fatto marcia indietro sulla liberazione dei suoi combattenti.

Secondo quanto riportato in un comunicato stampa, la Brigata di Jenin ha affermato che la sua leadership aveva raggiunto un accordo con i funzionari dell’ANP per il rilascio dei suoi combattenti a seguito della visita del presidente Mahmoud Abbas al campo profughi.

Tuttavia, “come gesto di buona volontà, l’ANP ha consegnato le armi dei resistenti prima dell’inizio della visita di Abbas, ma finora non sono stati rilasciati”.

La Brigata di Jenin, un braccio del gruppo di resistenza del Jihad Islamico, ha affermato che i suoi rappresentanti, insieme a quelli delle Brigate al-Aqsa, l’ala militare di Fatah, hanno contattato l’ANP per chiedere il rilascio dei resistenti, “ma non hanno risposto alle nostre richieste e hanno continuato a trattenerli”.

Nel comunicato, il gruppo ha spiegato che inizierà a protestare contro l’ANP e a sostegno “dei nostri combattenti che vengono rapiti dall’ANP perché lottano contro l’occupazione”.

(Foto: palestinesi accolgono il presidente palestinese Mahmoud Abbas durante la sua visita al campo profughi di Jenin, il 12 luglio 2023 [Agenzia Issam Rimawi/Anadolu]).

(Fonte: MEMO).

Traduzione per InfoPal di F.L.