Campagna di incursioni israeliane in Cisgiordania e Gerusalemme: 17 Palestinesi rapiti tra mercoledì sera e giovedì mattina

570530593Quds Press e PIC. All’alba di giovedì 8 settembre, le forze di occupazione israeliane hanno condotto una campagna di incursioni in Cisgiordania e Gerusalemme che ha portato al rapimento di 15 Palestinesi.

I soldati hanno rapito l’ex-prigioniero e leader di Hamas, Ahmad Zeid, 48 anni, dopo aver seminato il caos nell’abitazione della sua famiglia, nel campo profughi di al-Jalazoun, nel nord di Ramallah, alle 2 del mattino.

La campagna ha portato al sequestro anche dell’ex-prigioniero Fadi Darwish e di Saher al-Barghouti.

Le truppe israeliane hanno assaltato la provincia di Nablus e rapito l’ex-prigioniero Hisham Beshkar dal campo profughi di Askar.

A Sebastiya è stato rapito Anan Bahlak dopo scontri contro le truppe di occupazione.

Tre Palestinesi sono stati rapiti in provincia di Betlemme. Anan Ikhlil e Muhammad Adi, entrambi ventenni e di Beit Ummar, sono stati tenuti in custodia dopo essere stati convocati per l’interrogatorio a campo di Gush Etzion.

I soldati israeliani hanno assaltato Qabatiya, e rapito Sabri Kmeil.

La campagna di aggressioni contro la popolazione palestinese è culminata con il sequestro di due fratelli, Hamed e Adam Shafiq Ubaid, e di Shadi Muheissen, di al-Issawiya, a Gerusalemme.

Rami Mahmoud è invece stato rapito dal campo profughi di Qalandiya, sempre a Gerusalemme, mentre attraversava il check-point.

Nella serata di mercoledì, i soldati hanno rapito due minorenni, Fathi Nasser e Mustafa Abu Bakr, membri di un gruppo scout che stava organizzando un’attività di pulizia nella moschea al-Aqsa.

I due ragazzini stavano piazzando poster su diversi muri per preparare la campagna di pulizia, stabilita per venerdì, in occasione della Festa del Sacrificio, al-Adha.