Cittadino di Gaza disperato: “Pronto a vendere mia figlia”

245880Gaza city – Ma’an. Un cittadino palestinese di Gaza afferma di essere costretto a mettere “in vendita” la figlia di sei anni se non riceverà aiuto dal governo, dalle Ong o da persone caritatevoli. Hani al-Hadidi, 33 anni, lavoratore in campo edile del quartiere di Gaza, al-Shajaiya, sostiene di stare lottando per provvedere alla moglie e ai cinque figli. Tre di loro hanno urgenza di essere operati, riferisce, e lui non può permettersi di pagare le cure mediche, oltre ai costi della vita quotidiana.

“Giuro su Dio Onnipotente che per molti mesi abbiamo avuto solo pane e sale a colazione”, ha raccontato a Ma’an la moglie di al-Hadidi.

Al-Hadidi ha affermato che, per rendere la vita migliore al resto della famiglia, dovrebbe vendere la figlia Nahia. “Nessuno osa vendere i propri figli, ma la dura situazione in cui viviamo mi ha costretto a prendere una simile decisione”.

Prima di arrivare a questo ultimatum, al-Hadidi ha detto di aver contattato diverse organizzazioni caritative locali a Gaza per chiedere aiuto, ma nessuna ha acconsentito alle sue richieste. Ha fatto appello al governo, alle Ong e alle persone caritatevoli, affinché donassero soldi per aiutare a procurare una vita migliore per la sua famiglia.

Dal 2007 la Striscia di Gaza si trova sotto un duro blocco economico imposto da Israele ed Egitto. Il blocco ha limitato gravemente le esportazioni e le importazioni della Striscia di Gaza, portando ai palestinesi sofferenza e frequenti crisi umanitarie.

Traduzione di Elisa Proserpio