Coloni israeliani pascolano il loro bestiame nei boschi palestinesi a sud di Betlemme

Betlemme-Wafa. Secondo un funzionario locale, giovedì, coloni israeliani hanno pascolato il loro bestiame nei boschi di al-Khader, a sud di Betlemme, provocando gravi distruzioni.

Il sindaco della cittadina, Ibrahim Musa, ha affermato che un gruppo di coloni ha pascolato il bestiame su terreni coltivati ad ulivi e ceci, appartenenti a Hisham Barmil.

Gli aggressori provenivano dal vicino avamposto coloniale di Sidi Boaz, costruito su terreni di proprietà palestinese.

Situato a 4 chilometri a ovest della città di Betlemme, al-Khader ha una popolazione di circa 12.500 abitanti.

In base agli accordi di Oslo, stipulati nel 1993, che avrebbero dovuto durare solo cinque anni, all’Autorità Palestinese è stato concesso un controllo limitato su una piccola parte di terra, pari a quasi 14,5 percentuale della superficie totale del villaggio. Al contrario, Israele mantiene il controllo sul resto, classificato come Area C.

Dall’inizio dell’occupazione israeliana della Cisgiordania, nel 1967, come tanti altri villaggi in Palestina, al-Khader è soggetto a continui furti di terre per insediamenti israeliani, tangenziali e installazioni militari.

Israele ha costruito gli insediamenti coloniali di Efrat e Neve Daniyyel su terra palestinese, inclusa una parte confiscata ad al-Khader. Ha anche costruito una sezione del muro dell’apartheid, isolando un’altra parte del territorio per le attività di insediamento coloniale e spingendo gli abitanti del villaggio in un’enclave affollata, un ghetto, circondato da mura, insediamenti e installazioni militari.

Ha confiscato altra terra per la costruzione di un tunnel e di un valico, controllando il movimento palestinese dalla città di Betlemme e dai villaggi della campagna occidentale.