Le forze israeliane attaccano i palestinesi ad al-Aqsa durante l’invasione dei coloni

Gerusalemme/al-Quds-Wafa. Giovedì, la polizia israeliana ha aggredito i palestinesi all’interno del complesso della moschea al-Aqsa, a Gerusalemme, mentre le intrusioni dei coloni sono riprese.

La forze di polizia, pesantemente armate, hanno disperso con violenza i fedeli palestinesi che protestavano contro le rinnovate intrusioni dei coloni nel sito sacro islamico, sparando lacrimogeni e proiettili d’acciaio rivestiti di gomma. Decine di palestinesi sono rimasti feriti e asfissiati dai gas lacrimogeni.

Violenti scontri sono scoppiati quando la polizia ha permesso a decine di coloni di irrompere nei cortili del sito dalla Porta al-Maghariba, per celebrare quella che chiamano la “Giornata dell’Indipendenza” di Israele, che vide la pulizia etnica di 750.000-un milione di nativi palestinesi, 74 anni fa, trasformandoli in rifugiati per stabilire uno stato a maggioranza ebraica in Palestina.

I coloni hanno sventolato la bandiera israeliana alla Porta di al-Qatanin, situata sul lato occidentale, e hanno cantato l’inno nazionale di Israele.

Le forze di polizia hanno attaccato i palestinesi barricati all’interno del sito e hanno tentato di costringerli a uscire dai cortili per fare spazio ai coloni.

Hanno anche sigillato l’area di preghiera al-Qibli all’interno del complesso della moschea, negando ai fedeli l’accesso ad essa, e hanno causato danni al minbar (pulpito) Salah ad-Din Minbar di 800 anni, situato all’interno dell’area di preghiera.

Il complesso della Moschea di al-Aqsa ospita sia la Cupola della Roccia che la moschea di al-Aqsa ed è considerato il terzo sito più sacro dell’Islam.

Al-Aqsa si trova a Gerusalemme est, una parte dei Territori palestinesi riconosciuti a livello internazionale che furono occupati dall’esercito israeliano dal 1967.