Coloni piantano alberi su terra palestinese in vista dell’occupazione

Betlemme – WAFA. Secondo un attivista locale, giovedì i coloni israeliani hanno piantato degli alberi in un appezzamento di terra di proprietà palestinese, nella cittadina di Tuqu’, ad est di Betlemme, come mezzo per impadronirsene.

Hassan Breijah, un attivista locale contro le colonie, ha affermato che un gruppo di coloni ha piantato degli alberelli di ulivo in un appezzamento di terreno ad est della cittadina, come preludio per impadronirsene. La terra appartiene a Khalil Hmeid.

Situata a 12 chilometri a sud-est di Betlemme, Tuqu’ ha una popolazione di circa 9.300 abitanti e occupa un’area totale di 19 mila ettari.

In base agli Accordi di Oslo, stipulati 25 anni fa e che avrebbero dovuto durare solo cinque anni, fino alla creazione di un paese autonomo al fianco di Israele, all’Autorità Palestinese venne concesso un controllo limitato su un minuscolo pezzo di terra che occupava 0,29 ettari, pari all’1,5% della superficie totale del villaggio. Israele mantiene il controllo su 14 mila ettari, classificati come Area C, pari al 74,1%. I restanti 4,7 mila ettari, pari al 24,4 per cento, sono stati classificati come riserva naturale.

Israele ha stabilito tre colonie, ovvero Tekoa, Meshoki Dargot e Mizpe Shalem, su un’area iniziale di 0,14 ettari, confiscati al villaggio. Ha sottratto ulteriore terreno per la costruzione di avamposti, così come la tangenziale riservata ai coloni (Strade n. 901, n. 3562 e n. 3698), che si estendono per 17,67 chilometri sul terreno del villaggio.

Israele ha costruito una sezione del Muro dell’Apartheid, confiscando ed isolando circa 0,5 ettari di terra fertile per attività coloniali e spingendo gli abitanti del villaggio verso un ghetto affollato, circondato da mura, colonie ed installazioni militari.