Con la carcerazione di Aya al-Khatib, il numero delle detenute palestinesi nelle prigioni israeliane sale a 37

Tel Aviv. Il Club dei Prigionieri ha dichiarato lunedì che “Il numero delle detenute nelle carceri dell’occupazione è arrivato a 37, dopo che recentemente è stata emessa una condanna a quattro anni di carcere contro l’attivista Aya al-Khatib, oltre ad una multa di 25 mila shekel”. Al-Khatib, 34 anni, madre di due figli e residente ad Arara, nei Territori del 1948 (Israele), mercoledì è stata condannata a 4 anni di carcere da un tribunale di Haifa, con l’accusa di aver raccolto fondi “per sostenere il terrorismo e mandarli a Hamas”, secondo il suo avvocato Badr Ighbaria. Si tratta di un’accusa che al-Khatib ha negato con veemenza, sottolineando che i fondi che stava raccogliendo attraverso la sua pagina Facebook erano destinati ad opere di beneficenza per aiutare i pazienti della Striscia di Gaza e della Cisgiordania a ricevere cure mediche negli ospedali israeliani e gli studenti a terminare gli studi.

Il Club ha proseguito in un comunicato: “La prigioniera al-Khatib passerà dagli arresti domiciliari, durati circa due anni, al carcere vero e proprio, dopo l’ingiusta decisione emessa nei suoi confronti, che si inserisce nel quadro della politica di ritorsione attuata dalle autorità d’occupazione, e nel loro continuo tentativo di minare qualsiasi ruolo effettivo del nostro popolo” nei Territori occupati nel 1948 (Israele).

Al-Khatib è stata arrestata nel febbraio 2020 e ha trascorso circa due anni in carcere, poi è stata trasferita ai domiciliari, dov’è rimasta fino a lunedì, e ora inizierà a scontare la detenzione vera e propria per completare il resto della sentenza.

(Fonti: Alquds.com e Wafa).