Corte egiziana respinge un ricorso per abrogare Camp David

Il Cairo-Quds Press. La Corte di giustizia amministrativa del Cairo ha respinto il ricorso presentato da alcuni avvocati egiziani per annullare il trattato di pace, siglato tra il Cairo e Tel Aviv e conosciuto come Camp David. Nella serata di lunedì 29 ottobre, la Corte ha decretato il suo difetto di competenza in materia, in quanto “siglare tale accordo è stato un atto di sovranità nazionale, la cui competenza spetta al presidente della Repubblica”. 

Tre avvocati avevano citato il presidente Mohammed Mursi, il primo ministro Hisham Qandil e il ministro degli esteri Mohammed Kamel Amr (nelle loro vesti ufficiali), chiedendo l’abrogazione dell’accordo di Camp David o, in alternativa, di avviare dei negoziati per modificare l’appendice relativa alla sicurezza, e nello specifico quella riguardante la sicurezza nella penisola del Sinai. 

I ricorrenti hanno chiesto alla Corte di emettere una sentenza di annullamento per Camp David, ritenendo che tale accordo “limita la presenza militare nel Sinai e non permette all’Egitto di avviare degli eventuali negoziati successivi, atti a modificare le appendici relative alla sicurezza nella penisola del Sinai”. 

I tre avvocati avevano sottolineato che queste restrizioni “hanno impedito all’Egitto di controllare pienamente la sicurezza nel Sinai, con il conseguente radicamento di gruppi armati e estremisti che hanno avviato delle operazioni con lo scopo di terrorizzare i cittadini e compromettere la sicurezza e l’integrità del Paese”.