Crimini israeliani, l’UNHRC adotta 4 risoluzioni. Le beffe di Israele

Ieri, venerdì 25 marzo, il Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite ha adottato quattro risoluzioni contro Israele: favorevoli, Paesi arabi e islamici e alcuni stati latino-americani, contrari gli Usa.

In una resoluzione, il Consiglio ha chiesto che Israele si ritiri dalle terre palestinesi occupate nel 1967, e che rispetti gli impegni presi nel processo di pace nei confronti della creazione di uno stato palestinese. 

La risoluzione condanna con forza le operazioni militari israeliane, comprese le incursioni quotidiane, e ne chiede l'immediata cessazione, ma condanna anche il lancio indiscriminato di mortai e razzi da Gaza.

Israele si prende beffe dell'Onu. L'inviato israeliano, Aharon Leshno-Yaar, ha affermato che il Consiglio sta sprecando il proprio tempo criticando Israele, considerati gli altri abusi nella regione, tra cui l'accoltellamento di una intera famiglia (su cui sono ancora in corso le indagini, ndr) e l'attacco alla stazione degli autobus a Gerusalemme.

“Ieri Hamas ha colpito Israele e le scuole sono state chiuse, in modo che i bambini potessero stare nei rifugi. In Yemen i manifestanti sono stati uccisi, e così in Siria; in Libia, le forze governative stanno uccidendo i cittadini. A Ginevra, questo Consiglio continua a passare il tempo a condannare Israele”.

Leshno-Yaar omette di raccontare che contro la Libia è in corso una guerra della Nato, sancita dal Consiglio di sicurezza dell'Onu, e che contro i crimini del suo stato e le decine di violazioni di risoluzioni delle Nazioni Unite, nessuno è ancora intervenuto militarmente.


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