Dalla finanziaria nuove minacce alla libera informazione.

 

 

 

COMUNICATO STAMPA

 

Bruxelles 18 Ottobre 2006

 

DALLA FINANZIARIA NUOVE MINACCE ALLA LIBERA INFORMAZIONE

In un articolo di poche righe un colpo violento alla democrazia

Leggo

con stupore e sbalordimento, il decreto legge 262 del 3 ottobre 2006, aggregato alla finanziaria, che in un articolo di sole dieci righe ("Riproduzione di articoli di riviste o giornali"), travolge alla chetichella la legge del 1941 sul diritto d’autore.

 

La nuova norma, in vigore appunto dal 3 ottobre, stabilisce che ogni riproduzione, anche parziale, di articoli di riviste o giornali, venga pagata agli editori.

La formulazione precedente prevedeva, come unico obbligo per chi riproduceva l’articolo, la citazione della fonte e dell’autore.

Cosa significa? Che tutto quello che accade in Rete, dove milioni di persone, da anni, riproducono, catalogano, diffondono – senza altro fine che quello di comunicare, studiare, condividere conoscenza e informazione – migliaia di articoli e dati, non potrà più esistere. Perchè queste attività, che hanno cambiato la fisionomia della comunicazione pubblica e privata, dovranno essere pagate. E, per giunta, non agli autori degli articoli, ma agli editori.

Si tratta dunque di una modifica sostanziale e gravissima.

 

Addio a milioni di siti indipendenti, di blog, di forme di comunicazione della società civile. Un colpo violentissimo e irrimediabile alla democrazia della comunicazione, in rete e fuori dalla rete. Un colpo alla democrazia. Fuori da ogni regola europea e in spregio dei diritti umani.

E’ possibile che la norma servisse, nelle intenzioni, a proteggere il diritto d’autore da forme di copiatura a scopo di lucro. Ma il risultato è un attentato alla libertà di espressione e di comunicazione. Se si tratta di un errore bisogna correggerlo immediatamente. Se non è un errore dichiaro che mi batterò con tutte le forze per sconfiggere una decisione grave. La prima cosa da fare è ritirare il provvedimento e tornare alla formulazione precedente.

Giulietto Chiesa

Europarlamentare

 

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