Disegno di legge israeliano per escludere i palestinesi dall’impiego nel settore turistico

Al-Quds (Gerusalemme) – InfoPal. La Knesset, il Parlamento israeliano, ha presentato un disegno di legge in cui si propone di escludere i cittadini palestinesi di al-Quds (Gerusalemme) dall'impiego nel settore turistico della città.

“Verrano sostituiti dai cittadini ebrei israeliani perché i palestinesi non sarebbero affidabili e nemmeno in questo rappresenterebbero gli interessi nazionali di Israele di fronte ai turisti venuti dall'estero”.

Sebbene l'odierna onda razzista nel quadro legislativo israeliano porti generalmente il marchio della destra politica, questa volta la proposta di legge è firmata dall'ex ministro dal partito “Kadima” Gideon Ezra, in passato anche vice direttore generale dell'Intelligence (Shin Bet).

Nella legge, si chiede che le guide turistiche siano israeliane, così i 300 operatori turistici palestinesi resterebbero esclusi dall'esercizio di questa professione.

'Adalah, gruppo legale dei palestinesi del '48, ha già inviato lettere di protesta dirette, tra l'altro, al ministero del Turismo, al procuratore generale e ad altri uffici del turismo e del commercio.

Residenti e non cittadini. Oltre ad essere una violazione ai diritti di cittadinanza, si mina il diritto alla libertà ad avere un'occupazione, e dal momento che Israele riconosce ai palestinesi di Gerusalemme lo status di residenti e non di cittadini, si mina la loro capacità ad esercitare una professione.

Per 'Adalah, dunque, è un nuovo atto provocatorio, una tra le violazioni sullo status di città occupata nel 1967. Un tentativo perdare un'interpretazione sionista della storia di Gerusalemme, di cancellare la memoria e la possibilità della narrazione palestinese.

Il razzismo alla base della competizione economica. Jamal Zahalqah, parlamentare arabo alla Knesset, espone gli interessi economici di Israele che si celano dietro l'ultima sfida parlamentare.

“E' un cappio alle possibilità economiche dei palestinesi gerosolimitani e una legge fascista perché, come tutte le leggi di una dittatura, tenta di forzare la visione di governo negli aspetti propri dell'identità”.

Zahalqah ha inoltre ricordato episodi di ostracismo in occasione di visite ufficiali, come fu quella del Papa.
“Israele fece di tutto per escludere i palestinesi dalla gestione dell'organizzazione e si adoperò per non farli comparire (controllò ogni cosa: dall'arte alla ristorazione al commercio, ecc.).

“Due terzi della famiglie palestinesi di Gerusalemme vivono al di sotto della soglia di povertà e le 300 figure professionali che verranno colpite dal disegno di legge, aggraveranno la situazione socio-economica della comunità palestinese”.

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